Bandone giù
Via de’ Neri, chiude la pelletteria: qui solo schiacciate
La schiacciata vince sull’artigianato. E così il negozio di pelletteria fiorentina Post&Co, dopo dieci anni, dice addio a via de’ Neri e si trasferisce in un’altra strada del centro storico «ben lontana da ristoranti e paninoteche». Una decisione sofferta, quasi una sconfitta per Simone Forzieri (è proprietario insieme al fratello dell’azienda di pelletteria Art Moda di Mercatale Val di Pesa, aperta dal babbo negli anni ’70), che aveva inaugurato la sua attività nel 2011, quando Borg’Unto non attirava così tanta gente come oggi. «Fino a tre anni fa sostenere spese e affitto non era un problema — dice — poi tutto d’un colpo via de’ Neri ha avuto una svolta inaspettata, e da quel momento per noi è iniziato il declino».
Murato nel suo negozio, tutti i giorni dell’anno, a causa della marea di gente in coda per una schiacciata dell’Antico Vinaio o di quei turisti che si siedono davanti al suo ingresso per sgranare panini e bere Coca Cola p birra, Simone ha deciso di gettare la spugna «perché questa strada è invivibile e troppo caotica. E ora con quei vasi lo è ancor di più». Il titolare di Post&Co, anche attraverso il comitato di commercianti e residenti, ha più volte provato a denunciare l’insostenibile situazione in cui versa Borg’Unto, anche per quanto ricuni guarda l’ordine pubblico, ma gli è stato sempre risposto picche, e allora «dato che va sempre peggio, tolgo il disturbo. Perché è questa la sensazione che ho avuto, ovvero di essere un rompiscatole».
In tre anni, conti alla mano, Forzieri ammette di aver lasciato per strada quasi un 60% di introiti, ecco spiegato il motivo che lo ha spinto fino alla convinzione che via de’ Neri non è fatta per altre attività merceologiche se non quelle del settore alimentari. Una convinzione, questa, a cui stanno arrivando anche altre attività che soffrono sempre più la mancanza di clienti disposti ad acquistare non solo schiacciate ma anche altro: «In tanti più di una volta ci hanno detto: ‘Ma che ci state a fare qui, in questo caos?’, ed effettivamente era tempo che stavamo progettando di fuggire da Borg’Unto per ricominciare a respirare e per portare avanti il nostro progetto di moda artigianale. Ma trovare un fondo libero a Firenze, e a un prezzo accettabile, non è cosa semplice». Sulle vetrine di Post&Co da algiorni campeggiano cartelloni che pubblicizzano sconti del 50%, fino al 29 febbraio, per trasferimento, ma sono pochi quelli che riescono solo a vederli a causa dell’enorme flusso di gente che nonostante la bassa stagione affogano via de’ Neri.
Come ieri, quando una pattuglia della polizia municipale per riuscire ad attraversare la strada ha dovuto azionare il sistema acustico dell’auto per far sì che i clienti dell’Antico Vinaio si spostassero. Il fondo ancora occupato dalla pelletteria artigianale di Mercatale Val di Pesa potrebbe essere preso in affitto dall’Antica Macelleria e Salumificio Anzuini (che ha il suo negozio storico accanto, aperto agli inizi del Novecento) per trasformarlo in una sua appendice. Ma le stringenti regole comunali su via de’ Neri — che non permettono l’apertura di altre attività di somministrazione né il loro allargamento — così come il Regolamento Unesco potrebbero infrangere i sogni della salumeria-macelleria.