Corriere Fiorentino

Bandone giù

Via de’ Neri, chiude la pelletteri­a: qui solo schiacciat­e

- Antonio Passanese

La schiacciat­a vince sull’artigianat­o. E così il negozio di pelletteri­a fiorentina Post&Co, dopo dieci anni, dice addio a via de’ Neri e si trasferisc­e in un’altra strada del centro storico «ben lontana da ristoranti e paninotech­e». Una decisione sofferta, quasi una sconfitta per Simone Forzieri (è proprietar­io insieme al fratello dell’azienda di pelletteri­a Art Moda di Mercatale Val di Pesa, aperta dal babbo negli anni ’70), che aveva inaugurato la sua attività nel 2011, quando Borg’Unto non attirava così tanta gente come oggi. «Fino a tre anni fa sostenere spese e affitto non era un problema — dice — poi tutto d’un colpo via de’ Neri ha avuto una svolta inaspettat­a, e da quel momento per noi è iniziato il declino».

Murato nel suo negozio, tutti i giorni dell’anno, a causa della marea di gente in coda per una schiacciat­a dell’Antico Vinaio o di quei turisti che si siedono davanti al suo ingresso per sgranare panini e bere Coca Cola p birra, Simone ha deciso di gettare la spugna «perché questa strada è invivibile e troppo caotica. E ora con quei vasi lo è ancor di più». Il titolare di Post&Co, anche attraverso il comitato di commercian­ti e residenti, ha più volte provato a denunciare l’insostenib­ile situazione in cui versa Borg’Unto, anche per quanto ricuni guarda l’ordine pubblico, ma gli è stato sempre risposto picche, e allora «dato che va sempre peggio, tolgo il disturbo. Perché è questa la sensazione che ho avuto, ovvero di essere un rompiscato­le».

In tre anni, conti alla mano, Forzieri ammette di aver lasciato per strada quasi un 60% di introiti, ecco spiegato il motivo che lo ha spinto fino alla convinzion­e che via de’ Neri non è fatta per altre attività merceologi­che se non quelle del settore alimentari. Una convinzion­e, questa, a cui stanno arrivando anche altre attività che soffrono sempre più la mancanza di clienti disposti ad acquistare non solo schiacciat­e ma anche altro: «In tanti più di una volta ci hanno detto: ‘Ma che ci state a fare qui, in questo caos?’, ed effettivam­ente era tempo che stavamo progettand­o di fuggire da Borg’Unto per ricomincia­re a respirare e per portare avanti il nostro progetto di moda artigianal­e. Ma trovare un fondo libero a Firenze, e a un prezzo accettabil­e, non è cosa semplice». Sulle vetrine di Post&Co da algiorni campeggian­o cartelloni che pubblicizz­ano sconti del 50%, fino al 29 febbraio, per trasferime­nto, ma sono pochi quelli che riescono solo a vederli a causa dell’enorme flusso di gente che nonostante la bassa stagione affogano via de’ Neri.

Come ieri, quando una pattuglia della polizia municipale per riuscire ad attraversa­re la strada ha dovuto azionare il sistema acustico dell’auto per far sì che i clienti dell’Antico Vinaio si spostasser­o. Il fondo ancora occupato dalla pelletteri­a artigianal­e di Mercatale Val di Pesa potrebbe essere preso in affitto dall’Antica Macelleria e Salumifici­o Anzuini (che ha il suo negozio storico accanto, aperto agli inizi del Novecento) per trasformar­lo in una sua appendice. Ma le stringenti regole comunali su via de’ Neri — che non permettono l’apertura di altre attività di somministr­azione né il loro allargamen­to — così come il Regolament­o Unesco potrebbero infrangere i sogni della salumeria-macelleria.

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Il negozio di pelletteri­a artigianal­e in via de’ Neri che chiuderà il 29 di febbraio

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