Corriere Fiorentino

L’abbraccio

Mattarella in visita a Stazzema: «La nostra radice»

- di S.Dinelli e L. Lunedì

«La memoria è indispensa­bile per costruire il futuro. E l’Europa unita è la risposta di civiltà alle ideologie di morte imposte da nazismo e fascismo». Queste le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ieri mattina in visita ufficiale a Sant’Anna di Stazzema dove era già stato nel 2000 nelle vesti di ministro. La più alta carica dello Stato è tornato sul luogo dell’eccidio nazista del 12 agosto 1944 che vide la fucilazion­e a sangue freddo di 560 civili, fra cui molte donne e bambini, dove è stato celebrato ieri il 50esimo anniversar­io del conferimen­to al Comune di Stazzema della medaglia d’oro al valor militare. Ad accogliere Mattarella le più importanti autorità politiche e militari della provincia di Lucca, il presidente del Consiglio regionale (e candidato governator­e del centrosini­stra) Eugenio Giani e molti cittadini, che l’hanno applaudito e salutato con calore.

«Lei — ha detto una donna al presidente — è la nostra ultima speranza». «Presidente — ha aggiunto un signore — lei è sempre presente». «Sempre presente», ha rassicurat­o Mattarella. La visita del capo dello Stato è stata aperta dal lungo abbraccio con Enrico Pieri, superstite dell’eccidio e presidente dell’Associazio­ne martiri di Sant’Anna. Poi la deposizion­e di una corona di alloro sul piazzale della chiesa e la successiva visita al Museo della pace, prima dell’orazione all’interno della Fabbrica dei diritti. Quella di ieri è stata la quinta visita presidenzi­ale a Sant’Anna di Stazzema: prima di Mattarella si erano arrampicat­i sulle cime dell’Alta Versilia Sandro Pertini nel 1982, Oscar Luigi Scalfaro nel 1998, Carlo Azeglio Ciampi nel 2000 e Giorgio Napolitano, insieme al collega tedesco Joachim Gauck nel 2013.

«Sant’Anna — ha detto Mattarella durante il suo discorso — è una radice della Repubblica. La memoria è un virus contro l’odio». Prima dell’orazione, un breve incontro in forma privata con altri superstiti, poco più che bambini all’epoca dell’eccidio. A ricevere il presidente Mattarella anche il sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, che lo ha accompagna­to nella sua giornata versiliese: «Ci sono stati 26 anni di oblio, dal 1944 al 1970 quando

❞ Il sindaco ci sono stati 26 anni di oblio: un periodo che ha ferito i sopravviss­u ti e i familiari delle vittime

a Sant’Anna è stata conferita la medaglia della resistenza, è stato un periodo buio che ha ferito i sopravviss­uti e i familiari delle vittime. Da allora Sant’Anna è riuscita ad avere una parte di verità e giustizia e festeggiar­e i 50 anni di quel riconoscim­ento è molto importante». Verona ha raccontato di aver detto al presidente che «Sant’Anna è la capitale dell’antifascis­mo e questo rappresent­a tutti i valori che sono contenuti nella nostra Costituzio­ne di cui lui è custode. L’ho ringraziat­o per tutto quello che fa, in particolar­e con la nomina a senatrice a vita di Liliana Segre, è stato un gesto importante in un momento in cui c’è ancora chi nega la Shoah».

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 ??  ?? Il Presidente della Repubblica depone la corona di alloro sul piazzale della chiesa
Il Presidente della Repubblica depone la corona di alloro sul piazzale della chiesa
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Mattarella col sopravviss­uto Enrico Pieri

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