Corriere Fiorentino

«Ai turisti dico: venite, la città ha bisogno di voi»

Jupe-Pradier (blogger «Girl in Florence»)

- Jacopo Storni

«Americani, venite a Firenze, adesso più che mai, questa città ha bisogno di voi».

Parola di Georgette Jupe-Pradier, americana innamorata di Firenze e blogger seguitissi­ma dai turisti americani. È nota come «Girl in Florence», oltre 75 mila followers su Instagram. Ha lasciato il Texas per Firenze. È stata lei, con un articolo sulla guida Lonely Planet, a rendere San Frediano uno dei quartieri «più cool al mondo». E oggi, di fronte all’emergenza coronaviru­s e all’invito di Trump a non scegliere l’Italia, è la prima a voler difendere il nostro Paese.

Cosa pensa delle decisioni del governo Usa che ha sconsiglia­to i viaggi non necessari in Italia e vietato quelli nelle zone del contagio?

«Parole così drastiche possono avere un impatto devastante sull’Italia e su Firenze. Credo che sarebbe stato opportuno, vista anche la storica amicizia tra i due Paesi, un confronto con il governo italiano sulla questione. L’Italia sta combattend­o il coronaviru­s e sta prendendo misure molto importanti per contenerlo, il governo americano dovrebbe avere fiducia. E poi l’Italia è vastissima, credo che non abbia molto senso sconsiglia­re i viaggi in tutta la penisola».

Alcuni studenti americani, in queste ore, stanno lasciando Firenze, molti altri hanno deciso di restare.

«Partire mi è sembrata una reazione un po’ esagerata, poi però ho cercato di capire le loro ragioni e credo che non abbiano paura tanto di venire contagiati dal coronaviru­s, quanto piuttosto della possibilit­à di non poter rientrare negli Stati Uniti qualora dal governo americano arrivasser­o misure restrittiv­e nei confronti dei suoi cittadini in arrivo dall’Italia».

In questi giorni lei non ha mai pensato di tornare in America?

«No, mai. Mi sento sicurissim­a in Italia, la situazione è sotto controllo. Mi sento più sicura in Italia che negli Stati Uniti, dove non c’è una sanità pubblica d’eccellenza come quella italiana e dove forse ci sono già casi di coronaviru­s, anche se nessuno lo sa. E poi amo Firenze, mi sento più fiorentina che americana, soprattutt­o in questo momento».

Lei è un punto di riferiment­o per molti turisti americani che vogliono visitare la nostra città, le hanno scritto in questi giorni?

«Sì, mi scrivono in tanti, sono preoccupat­i, avevano in programma vacanze estive a Firenze e in Toscana e ora non sanno cosa fare. Leggono sui giornali dell’allarme coronaviru­s e stanno pensando di annullare il viaggio. Alcuni credono addirittur­a che tutta Firenze sia isolata».

E lei cosa risponde?

«Sto dicendo a tutte queste persone di non andare nel panico per i loro viaggi e di agire con razionalit­à, scrivo loro che la vita a Firenze sta andando avanti normalment­e, non c’è allarme. E poi, oltre ai miei suggerimen­ti, allego sempre link utili che raccontano lo stato reale delle cose, che raccontano la verità. E aggiungo anche che Firenze, adesso più di prima, ha bisogno dei turisti americani, se loro venissero a mancare le conseguenz­e sul turismo e sull’economia della città potrebbero essere devastanti».

I suoi post sui social network vengono rilanciati da migliaia di americani, ne ha pubblicati anche sulla situazione coronaviru­s?

«Uno su Instagram, con la foto del Biancone che, con un po’ di fantasia, sta combattend­o la paura che si respira. E sotto la foto ho allegato la lettera del preside del liceo Volta di Milano in cui consiglia ai suoi studenti di leggere i Promessi Sposi e mantenere il sangue freddo, senza farsi trascinare dal delirio collettivo. E questo lo dico anche agli americani».

❞ In questi giorni non ho mai avuto paura Mi sento più sicura in Italia che negli Usa dove non c’è una sanità pubblica eccellente

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