Livorno, gravissimo il primo contagiato E l’ospedale alza il muro
Rischia la vita il livornese di 55 anni LIVORNO trovato positivo al Covid-19, tenuto in coma farmacologico nel reparto di rianimazione. È il bollettino medico che chiude una giornata difficilissima per Livorno.
Il silenzio delle strade deserte racconta la paura di Pontremoli. Da martedì sera, quando è stata decretata la chiusura dell’ospedale per un paziente affetto dal coronavirus Covid 19 che ha spedito in isolamento fiduciario circa 45 persone tra medici, paramedici e personale del 118, tutti vivono nell’insicurezza: chi e quali luoghi ha frequentato l’uomo di 76 anni ora ricoverato con la polmonite nel reparto malattie infettive del Noa, il Nuovo ospedale apuano? È una domanda che resterà senza risposta. Sta di fatto che all’ospedale di Pontremoli più di qualcosa è andato storto. Il paziente, definito problematico dal direttore sanitario Giuliano Biselli, si è sentito male lunedì mattina alla Casa della salute, dove sono concentrati gli ambulatori dei medici di famiglia. Nella sala d’aspetto c’erano persone in attesa e lui, che chiedeva una visita per dei capogiri che non gli davano tregua, a un certo punto si è accasciato per terra. Il suo medico e un collega l’hanno soccorso e allertato il 118, ipotizzando un’ischemia cerebrale. «Quando è arrivato in ospedale ha fatto il pre-triage nella tenda allestita davanti al pronto soccorso, gli è stata misurata la febbre e fatta indossare la mascherina chirurgica», racconta Biselli. Ma nessuno ha collegato il malore al coronavirus Covid 19. Così il paziente, definito problematico, è stato trasferito prima al pronto soccorso, poi in radiologia e quindi ricoverato in medicina, esponendo in questo modo al contagio i medici e i paramedici di tre turni: quelli del pomeriggio, della notte e del mattino successivo. Fino a quando a un infermiere è venuto a mente, la mattina di martedì 3 marzo, che l’uomo frequentava un gruppo musicale che si è esibito a Codogno, i cui componenti sono stati contagiati. E visto che si toglieva la mascherina chirurgica di continuo, è scattato l’allarme rosso. Tampone immediato e alle 16,30 il responso dell’istituto di virologia di Pisa: la polmonite dell’uomo è causata dal virus a bassa letalità ma ad alto tasso di trasmissione che spaventa l’Italia, l’Europa e il mondo. L’ospedale è stato chiuso. Il pronto soccorso sbarrato, i pazienti in arrivo spediti altrove e la tenda della protezione civile attrezzata per le emergenze. I ricoveri bloccati: da Pontremoli si può solo essere dimessi, nessuno è ammesso. I due pazienti della terapia intensiva sono stati trasferiti, così da dirottare il personale al pronto soccorso — sanificato e riaperto — e in chirurgia. Gli ambulatori sono sospesi e gli esami diagnostici urgenti vengono dirottati a Massa, il centro trasfusionale funziona solo per i casi indifferibili, mentre le dialisi restano attive. Per i venti ricoverati della medicina l’Asl deve ancora decidere: se dimettere i meno gravi con la formula dell’isolamento fiduciario, oppure optare per la permanenza in ospedale. A conti fatti sono finiti in quarantena 5 medici, 15 infermieri, cinque operatori socio-sanitari e due tecnici di radiologia. Cui vanno aggiunti gli operatori del 118 e i due medici di base primi a intervenire sull’uomo, ha chiarito la dottoressa Rosanna Vallelonga, direttrice della società della salute che ha pure dato la cifra dei pazienti presenti quando l’uomo si è accasciato per terra: 10 persone, sette delle quali ora sono monitorate.Le scuole resteranno chiuse come nel resto d’Italia. Ma la giunta comunale di Pontremoli valuterà stamani se chiudere gli impianti sportivi. D’altronde tra la gente si è insinuata una motivata paura. In paese sperano almeno in un beneficio del cambiamento climatico e che la stagione calda arrivi presto, così da spingere il virus nell’emisfero australe per farsi trovare preparati in autunno, quando tornerà depotenziato. Ma chi sale per via Roma e attraversa il ponte sul Magra, vede Cima Belfiore imbiancata come un pandoro. Brutto segno, l’estate è lontana.
❞ Il direttore sanitario Il paziente positivo ha contagiato mezzo ospedale che ora è chiuso al pubblico In 45 sono in isolamento E da qui ora si può solo dimettere