Garante dei detenuti, Fanfani in pole per il dopo-Corleone
L’avvocato Giuseppe Fanfani verso la carica di garante regionale dei detenuti. Il nome dell’ex sindaco di Arezzo è arrivato dalla Commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale con sei voti favorevoli, due schede bianche e un voto a Francesco Ceraudo, un altro degli otto candidati insieme a Roberto Bocchieri, Francesco Ceraudo, Sofia Ciuffoletti, Paola Foti, Bianca Maria Giocoli, Saverio Migliori ed Emilio Santoro. Adesso la nomina di Fanfani dovrà essere approvata in aula dall’assemblea regionale toscana, nella seduta in programma il prossimo 10 marzo. «Avevamo già ampiamente analizzato in commissione le otto autocandidature pervenute — ha detto il presidente della Commissione Giacomo Bugliani (Pd) — Quella fatta è una votazione importante che va ad individuare una delle principali figure di garanzia del nostro ordinamento regionale». Nipote del celebre Amintore Fanfani (per cinque volte presidente del Consiglio), l’avvocato aretino ha 72 anni e milita nel Partito Democratico. È stato deputato in Parlamento, oltre che sindaco di Arezzo per due mandati consecutivi (dal 2006 al 2014). Dal 2014 al 2018 è stato componente del Consiglio superiore della magistratura. Prenderà il posto, se il Consiglio darà il via libera come previsto, a Franco Corleone, che ha ricoperto la carica di garante regionale dei detenuti dal 2013.