DIALOGHI D’ARTE TRA MITO E DESIDERIO
La scommessa audace di Nedko Solakov, i confronti di Berlinde De Bruyckere con i maestri del passato e il debutto della giovane Marta Spagnoli Ironia, sogno, parole: tre proposte originali a cura della Galleria Continua
La Galleria Continua di San Gimignano si è fidata di una proposta insolita. E quella dell’artista bulgaro Nedko Solakov era in realtà una scommessa audace: ovvero arricchire la sua installazione Some Nice Things to Enjoy While You Are Not Making a Living fatta di quadri e video, con opere di altri noti artisti contemporanei dello scenario internazionale. Alcuni sono già presenti nella sua collezione privata (Solakov è un grande collezionista), altri invitati a partecipare con una missiva (anch’essa in mostra). Una sfida vinta. All’invito hanno risposto tutti e 19 gli artisti coinvolti, tra cui Daniel Buren, Chen Zhen, Anish Kapoor e Carol Rama, artista di grande spessore riconosciuta tale solo dopo la sua scomparsa. Ed ecco nell’ex cinema, il bulgaro Solakov, in triplice veste di artista, critico d’arte e collezionista. The Artist-Collector’s dream (a nice thing) è il titolo dell’ambizioso progetto espositivo, articolato in elementi a volte trasgressivi o ironici, come The Enclosure (2008) una cabina insonorizzata dove il visitatore può entrare, col permesso della guardia, e gridare al mondo tutti i suoi problemi che, tuttavia, nessuno può sentire. Raising the Price of an Art
Work (2008) è per esempio un disegno originale di Lucio Fontana presentato insieme a un ago da maglia, rosso, che, secondo Solakov ne aumenta il valore. Se Daniel Buren risponde all’invito realizzando, site-specific, una cornice esagonale per la parete che delimita il backstage, non è da meno lo slancio dimostrato dal graffitaro Dan Perjovschi che invade un’intera parete di suoi scritti. Tutto questo, e non è poco, accade nei due piani del cinema. Nelle altre due location di Galleria Continua, ecco altre due proposte: la prima mostra la vena artistica della giovane Marta Spagnoli. All’esordio, con Whiteout, consegna al visitatore un mondo in bilico tra realtà, mito e sogno. Il percorso si compone di tele, disegni su carta e tecniche miste su cui descrive la condizione
meteorologica del circolo polare artico con il conseguente spaesamento e il cambio di prospettiva della Natura. L’altra mostra è Evergreen, un nuovo appuntamento annuale che vede dialogare un artista contemporaneo con l’arte del passato grazie alla collaborazione delle gallerie Bacarelli-Botticelli, Robilant Voena e Montrasio Arte. La prima edizione è affidata alla belga Berlinde De Bruyckere: Marsyas, un satiro che osa sfidare Apollo, si confronta con i dipinti del XVII secolo di Francesco Botti, Piero Dandini, Johann Karl Loth , Onorio Marinari, Giuseppe Petrini e un corpo di opere degli anni ’60 dell’artista americano Salvatore Scarpitta.