Storie, visite guidate e film Marte e Venere s’incontrano

Qualche anno fa uscì in libreria una raccolta di racconti di Ferruccio Sansa che s’intitolava Se ci fossimo parlati. Parte dalla volontà di dare spazio a questo interrogativo il programma della giornata della donna — domenica 8 marzo — confezionato dal Conventino. Perché è una chiamata alle armi del dialogo lanciata alle donne— tutte quelle che dalle 8 alle 21 vorranno passare dal Caffè letterario di via Giano della Bella 20 — quella che ci viene proposta. Una dialogo che chiama in causa gli uomini. La festa è e vuole essere un momento di tregua nella lotta tra i due sessi, anzi un’occasione per far confrontare maschi e femmine su femminismo, sessimo, misoginia, differenze di genere. Per far diventare la questione femminile un argomento su cui intervenire tanto sul pianeta Marte quanto su Venere. In che modo? Alle 11 Margherita Abbozzo che lì al Conventino ha un laboratorio, racconterà la storia di Tutte le donne del Conventino. Da Santa Teresa d’Avila ad oggi; dalle 12,30 alle 14,30 ci sarà il brunch con dj-set di Miss Kat (e quello va prenotato telefonando allo 055 709 2563); alle 15 partirà la visita guidata del Complesso — che comprende la sosta in tutti i laboratori artigianali a cura di Associazione Città Sostenibile, con Ilaria Giannotti, storica dell’arte e co-fondatrice di Cultural.e; infine alle 18 inizierà la proiezione del filmdocumentario di Ornella Grassi dal titolo Una donna, poco più che un nome, storia vera, virata in alcune scene in fiction, di Enrica Calabresi, scienziata ebrea, anzi entomologa, per anni alla Specola, e vittima, come tanti, delle persecuzioni del nazismo. Enrica prima di essere portata ad Auschwitz, dopo l’arresto, si tolse la vita qui a Firenze, in Santa Verdiana. La serata, per chi lo vorrà, si concluderà con un aperitivo. A cui sono invitati uomini e donne.