Altri diciotto test positivi Allerta a Ponte a Niccheri
Anziano contagiato: 3 sanitari in isolamento, ma indagini in corso. In Toscana altri 18 test positivi
Salgono a 79 i casi di coronavirus in Toscana. Ieri la Regione ha notificato 18 nuovi test positivi. I dati complessivi delle positività ai tamponi vedono prima la provincia di Firenze con 23 casi, seguita da Siena con 14 casi, Massa Carrara con 10, Lucca e Pisa con 8, Arezzo con 7, Livorno con 5, da Grosseto con 2 e da Pistoia e Prato con 1 caso. Sono 1.269 le persone in isolamento domiciliare in Toscana.
Il caso Ponte a Niccheri
Nel Fiorentino i nuovi casi sono tre: un uomo di 72 anni di Pontassieve, ricoverato a Ponte a Niccheri, e due fiorentini di 61 e 73 anni, a Careggi. Tutti e tre sono in buone condizioni, mentre a Careggi altri tre pazienti in isolamento già da alcuni giorni restano critici. Il caso di ieri dell’anziano di Pontassieve ha creato un grosso problema a Ponte a Niccheri: l’uomo si è presentato mercoledì al pronto soccorso con febbre e dolori alla schiena. La prima diagnosi è stata di ipertensione e giovedì è stato trasferito in osservazione breve, quando sono cominciati i sospetti sul virus. Solo in tarda serata è arrivato il responso positivo del test. Così, in ospedale è cominciata la conta delle quarantene: tre sanitari sono in isolamento per essere stati a contatto col malato, mentre è in corso l’inchiesta per capire quali pazienti mettere in quarantena.
Stanze di isolamento
Proprio per evitare che i casi sospetti possano contagiare i sanitari in ospedale, l’Asl Toscana Centro ha deciso di creare corsie con stanze di isolamento a servizio dei pronto soccorso per tenere provvisoriamente in sicurezza i pazienti a rischio coronavirus. Il primo di questi reparti potrebbe essere già inaugurato lunedì a Torregalli. Sempre per gestire l’allerta coronavirus, il direttore generale dell’Asl Centro, Paolo Morello, ha inviato una circolare che annuncia il blocco di tutte le richieste di ferie e di congedi fino al 15 marzo, per «mantenere la piena operatività delle attività sanitarie ospedaliere». Ma anche per tutelare la «genitorialità», creando perplessità tra chi ha figli e aveva chiesto il congedo in occasione della chiusura delle scuole.
Molti giovani
Restano gravissime le condizioni del paziente di 55 anni ricoverato da giorni all’ospedale di Livorno, che la scorsa settimana era stato in una bocciofila a Bologna dove sono emersi altri 16 casi positivi. Ieri, i nuovi contagiati toscani sono risultati 11 nell’Area Nord Ovest e provengono da Mulazzo, Fivizzano, Lucca, Pisa, Cascina e Livorno. Sono invece 4 i nuovi positivi nell’Area Sud Est, da Siena, da San Quirico d’Orcia e due da Arezzo, dove il caso dell’insegnante positiva di giovedì ha fatto salire a 179 le persone in quarantena. Sono ben 4, i casi notificati ieri che riguardano giovani sotto i 25 anni, tutti comunque in buone condizioni di salute.
Pediatri e medici
La Regione ha confermato l’accordo con i pediatri di libera scelta, che continueranno ad essere telefonicamente contattabili anche nei giorni di sabato e di domenica. La reperibilità nei fine settimana resta anche per i medici di famiglia, che invece speravano che la Regione modificasse il provvedimento. «Siamo delusi — dice Vittorio Boscherini di Fimmg — La contattabilità è inapplicabile perché molti medici non hanno un cellulare di servizio. Avevamo proposto di dare un maggiore contributo, proponendo di usare il sabato per fare visite a domicilio».
San Giovanni di Dio Sarà il primo nell’Asl Centro ad avere nuovi posti per la quarantena nel pronto soccorso