Ceccardi fa arrabbiare anche i leghisti
L’eurodeputata: «Disonesto chi è per il masterplan di Peretola». Vescovi: folle
La guerra all’ampliamento dell’aeroporto di Peretola come madre delle battaglie, i post al vetriolo, una minaccia di querela nei suoi confronti, il malumore interno alla Lega e l’imbarazzo degli alleati. Quarantotto ore da candidata (in pectore) ed è già bufera attorno a Susanna Ceccardi. A meno di clamorose sorprese, l’europarlamentare stamattina sarà indicata dal Consiglio nazionale della Lega — massimo organo regionale del partito — come il nome da portare al tavolo del centrodestra per la sfida a Eugenio Giani. Ma ancor prima di ricevere l’investitura ufficiale, l’ex sindaca di Cascina ha fatto storcere il naso agli alleati, ad alcuni compagni di partito e a Toscana Aeroporti, la società che gestisce gli scali di Firenze e Pisa. «Soltanto i disonesti — ha detto Ceccardi in una intervista a Repubblica Firenze — continuano a lavorare per quell’impostazione (il masterplan che prevede la pista parallela, ndr)».
La contrarietà di Ceccardi all’opera è nota. Quel che era meno atteso è il tono che l’europarlamentare sceglie di adottare proprio nel momento in cui deve assumere la guida dell’intera coalizione, dentro cui peraltro ci sono storici sostenitori del potenziamento di Peretola. Forza Italia e Fratelli d’Italia nascondono dietro i «no comment» un malcelato imbarazzo. La spallata a Ceccardi arriva dal compagno di partito e senatore Manuel Vescovi, ex segretario toscano del Carroccio. «Questa posizione è una follia — dice Vescovi a chi gli chiede conto della sortita della leonessa di Cascina — Bisogna avere rispetto, sia delle sentenze che dell’opinione di chi pensa che Firenze possa e debba avere uno scalo aeroportuale adeguato»
Tra smarrimento silente e seccature manifeste giunge la dura replica di Toscana Aeroporti: «Vogliamo ricordare alla Signora Ceccardi che taccia di disonesti coloro che vogliono continuare a lavorare per l’ampliamento dello scalo aeroportuale fiorentino che la stessa sarà chiamata a rispondere di queste affermazioni davanti al Tribunale di Firenze. Così — ironizza la società guidata da Marco Carrai — avrà un’occasione per venire in città». E ancora: «La signora Ceccardi diffonde l’odio ai tempi del coronavirus mentre noi siamo rimasti a “L’amore ai tempi del colera” che, se non lo avesse ancora fatto, le consigliamo di leggere. Parla del fatto che per amore si può anche aspettare 53 anni sette mesi e undici giorni per arrivare a realizzare i propri sogni. Sono oltre 50 anni che Firenze aspetta una pista degna del prestigio della città. E il sogno di un nuovo aeroporto si realizzerà». La replica della leghista arriva con un lungo post su Facebook — accompagnato da una foto dell’intervista a Repubblica Firenze in cui si vede la curiosa scritta «Eugenio Giani presidente»: forse il file è stato preso dalla rassegna stampa della Regione — nella quale Ceccardi rivendica la sua posizione contraria al masterplan di Peretola.
«La Lega che in Toscana è contro le opere pubbliche, lo sviluppo e la crescita è una grande novità. Credo che sia aiuto a noi tutti, al centrosinistra, e quindi ringrazio Ceccardi per questo aiuto che ci sta dando nel vincere la campagna elettorale», ironizza il sindaco di Firenze Dario Nardella. Replica dell’europarlamentare: «Caro Nardella, ti segnalo che sei stato eletto sventolando la realizzazione di due opere fondamentali per Firenze. Una è l’ampliamento dell’aeroporto e dopo anni persi abbiamo visto che gran capolavoro avete fatto. Un’altra è la realizzazione del nuovo stadio e anche su questo leggo che il presidente della Fiorentina ti ha dato il benservito».
Toscana Aeroporti querela
La società: «La signora diffonde l’odio ai tempi del coronavirus, mentre noi siamo rimasti a “L’amore ai tempi del colera”»