Appello ai big del turismo web «Abbassate le commissioni»
L’assessore Del Re: le strutture ricettive sono in grave difficoltà
L’emergenza turismo è solo all’inizio e da Palazzo Vecchio arriva un appello (doppio) ai grandi operatori on line del settore e ai proprietari di immobili affittati ad hotel o per la ricezione turistica. L’assessore al turismo Cecilia Del Re si rivolge prima di tutto a Booking, Expedia e altre piattaforme perché abbassino la commissione che prendono per ciascuna prenotazione.
«I dati delle disdette ricevute da parte degli albergatori e delle strutture ricettive sono davvero allarmanti e questo momento di grave difficoltà per il coronavirus, che si sta ripercuotendo anche sulle attività economiche e sulla nostra quotidianità, dobbiamo affrontarlo cercando di fare ognuno la propria parte», premette Del Re. Che spiega: «Mi auguro che possa arrivare un sostegno da quei soggetti che fino ad ora hanno costruito la loro fortuna grazie al turismo e alle prenotazioni online, ovvero dal mondo delle piattaforme digitali quali Booking, Expedia e tutte le altre. Ci faremo parte attiva per chiedere che per i prossimi mesi abbassino le commissioni delle prenotazioni nei confronti dei gestori. Sarebbe un’altra boccata di ossigeno, oltreché un segnale della vicinanza di queste piattaforme, che fino ad ora hanno giocato in un ordinamento giuridico con regole solo a loro favore». Per il Comune è importante un altro fronte, a cui chiede collaborazione, il fronte cioè dei proprietari degli alberghi e delle attività economiche interessate dai flussi turistici. «Lancio loro un appello affinché vengano incontro ai gestori, rivedendo il canone nell’importo o nella scadenza fino all’arrivo dell’estate. Non possiamo far ricadere — sottolinea l’assessore — solo sulle imprese e sui lavoratori le conseguenze economiche di questa situazione. Vogliamo quindi augurarci che anche la proprietà dei fondi si faccia carico di dare una mano ai gestori». Obiettivo? «Un effetto positivo a cascata per aiutare chi lavora e la città tutta, che è viva grazie anche alla ospitalità delle sue strutture ricettive e alle attività economiche che ogni giorno aprono il loro bandone». Sugli affitti il Comune chiederà al Governo di prevedere in caso di sfratti delle attività economiche delle misure di attenzione e« agli istituti bancari di sostenere le attività alberghiere e commerciali colpite dalla crisi con un credito ad un tasso speciale». Per adesso invece non si pensa di togliere la tassa di soggiorno, come ha fatto fino a maggio il Comune di Bagno a Ripoli, dato che si è già rimandata la rata di marzo della Cosap per le attività turistiche.
L’attesa di un segnale «Mi auguro possa arrivare un sostegno da soggetti come Booking ed Expedia che anche grazie a noi hanno costruito la loro fortuna»