Appello accolto: Cecchi Gori andrà ai domiciliari
Può scontare la pena a casa il produttore cinematografico ed ex presidente della Fiorentina Vittorio Cecchi Gori. È stata infatti accolta dal magistrato di sorveglianza l’istanza presentata dai suoi difensori giovedì scorso che chiedevano i domiciliari per l’ex senatore. Cecchi Gori, che è stato raggiunto nei giorni scorsi da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Corte d’Appello di Roma per un cumulo di pene di 8 anni, 5 mesi e 26 giorni per il crac della casa di produzione cinematografica Safin, si trova attualmente piantonato al policlinico Gemelli di Roma per problemi di salute. Nel provvedimento il giudice Angela Savio fa riferimento all’emergenza del coronavirus e afferma che il produttore cinematografico per «l’avanzata età e per le patologie importanti da cui è affetto, rientra nella categoria di persone più esposte, per le quali le recentissime disposizioni impartite degli organi governativi hanno esplicitamente consigliato la permanenza in ambito domiciliare». Soddisfazione è stata espressa dall’avvocato Paola Balducci che ha seguito in quest’ultima fase dell’esecuzione della pena il produttore cinematografico. «Siamo soddisfatti — ha detto all’Adnkronos l’avvocato Balducci — e un ringraziamento va alla magistratura di sorveglianza che, pur momento di emergenza a causa del coronavirus, è intervenuta con tempestività». Anche Pupi Avati e l’Associazione Nazionale Autori Cinematografici sono soddisfatti. In una nota, Avati e gli autori ringraziano i firmatari della lettera di qualche giorno fa, promossa dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici, che auspicava la fine del carcere per il produttore: tra questi Paolo Virzì, Marco Risi, Matteo Garrone, Gigi Proietti, Diego Abatantuono e poi Roberto Benigni, Fiorella Infascelli, Fabrizio Bentivoglio, Antonio Albanese, Maurizio Totti e Pino Quartullo, Vito Zagarrio, Italo Moscati e Antonio Frazzi. Nel testo si segnalava appunto l’opportunità di riconsiderare un provvedimento che sottoponeva alla detenzione carceraria un uomo provato nel fisico come Cecchi Gori.