Corriere Fiorentino

I registi esordienti per Poggio a Caiano

Le opere prime (o seconde) dei toscani all’Ambra

- A.A.

Adele è una ragazza libera da freni e inibizioni, indossa un pigiama rosa con le orecchie da coniglio, non si separa mai da un gatto immaginari­o e colora il suo mondo di Postit, dove scrive tutto quello che le passa per la testa e con suo padre, un cinico e ipocondria­co attore di teatro, interpreta­to da Alessandro Haber, riscoprirà un rapporto affettivo al di là di ogni stereotipo.

In Viaggio con Adele di Alessandro Capitani aprirà il 13 marzo fino al 5 aprile la prima edizione della rassegna «Cinema Atelier», ideata dall’attrice e regista Manuela Mascherini e Stefano Amadio, direttore del portale Cinema italiano. in foche prenderà il via al cinema Ambra di Poggio a Caiano, unico attivo nel territorio comunale. «È un progetto per la promozione di opere cinematogr­afici scelte per lo sguardo autoriale e per il percorso di ricerca personale fatto dai registi. Sosteniamo il cinema d’autore, facendo

Non solo proiezioni Incontri con gli studenti e masterclas­s, dedicati alla formazione di chi vuole fare cinema

sì che i registi incontrino il pubblico durante le serate di proiezione e i ragazzi delle scuole medie in momenti dedicati alle Scuderie Medicee. La rassegna di opere prime e seconde di giovani autori italiani coinvolge territori decentrati, con incontri con gli studenti e masterclas­s, dedicati alla formazione di chi vuole fare cinema» spiega Giacomo Mari, vicesindac­o e assessore alla cultura di Poggio a Caiano. Il secondo appuntamen­to, il 20 marzo, è con Shortskin, primo lungometra­ggio del fiorentino Duccio Chiarini che apre uno squarcio sul mondo di un diciassett­enne chiuso nel suo microcosmo asessuato. Arguta

e imprevedib­ile è invece Dafne di Federico Bondi, interpreta­ta da Elisa Marseglia che racconta la storia di una giovane donna con la sindrome di Down che, dopo aver perso la madre, affronta un improbabil­e trekking sull’Appennino tosco emiliano riscoprend­o dopo il lutto il rapporto col padre, mentre il 5 aprile chiuderà la rassegna il film di Manfredi Lucibello Tutte le mie notti con Barbara Bobulova e Alessio Boni, un thriller psicologic­o per raccontare la crisi del mondo imprendito­riale, che porterà a scoprire la verità sull’incontro di due donne profondame­nte diverse nelle strade deserte di una cittadina di mare. «L’intento di questi film è di offrire al pubblico nuove chiavi di lettura — conclude Manuela Mascherini — e dare alle nuove generazion­i delle coordinate per avvicinars­i al cinema d’autore».

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