Corriere Fiorentino

Iachini: «Così diventa difficile giocare»

- S.R.

Le norme di prevenzion­e e sicurezza per l’emergenza Corona Virus hanno vietato agli allenatori di tenera la conferenza stampa dopo la partita. Così Beppe Iachini ha affidato la sua analisi soltanto a Sky Sport, con un’intervista svolta tramite un microfono igienizzat­o per ridurre al minimo il rischio contagio. «Abbiamo provato in ogni modo a vincere la partita, come è nella nostra mentalità. La squadra ha disputato una buona gara, consideran­do le porte chiuse e il valore degli avversari che avevamo davanti».

Nella parte finale della partita, Iachini ha aggiunto una punta per provare a segnare il gol decisivo. «Volevo forzare la partita. Stavamo avendo un buon palleggio e abbiamo cercato di aumentare il peso offensivo per vincere. Non ci siamo riusciti ma l’atteggiame­nto del gruppo è stato buono, abbiamo avuto occasioni ma dobbiamo fare i compliment­i anche al loro portiere». Già, quel tiro respinto a Chiesa nel finale ha fatto sobbalzare tutta la panchina viola. Iachini, come sempre, ha seguito l’intera sfida in piedi. Caricava i giocatori sbattendo le mani, ha richiamato soprattutt­o Vlahovic quando non svolgeva i movimenti richiesti. E scambiava continuame­nte informazio­ni con il suo vice Carillo.

La scorsa settimana è stata quella dei primi allenament­i con i compagni per Franck Ribery. «Siamo tutti felici di averlo riabbracci­ato: È un giocatore importante d è un esempio per i giovani. Adesso seguiremo le direttive dello staff medico perché recuperi nella maniera a migliore». Non basterà, la Fiorentina ovviamente dovrà attenersi anche alle decisioni politiche per sapere quando scenderà in campo. Certamente il francese, come ha fatto ieri, proseguirà la tabella di marcia. Iachini si è soffermato anche sulla settimana che si è conclusa, «difficile perché si è parlato di tutto meno di quella che era la prestazion­e che dovevamo fare: è così che viene minata la concentraz­ione».

Come altri colleghi illustri, tipo Klopp del Liverpool, l’allenatore viola non ha voluto prendere una precisa posizione su quanto sta avvenendo nel Paese. «Anche se c’è dispiacere per le persone che stanno male o hanno problemi economici per la situazione di ora, noi possiamo solo augurare il meglio a tutti. Ci sono gli organi predispost­i per capire cosa si deve fare». E anche sul rischio rinvio corso ieri mattina, Iachini ha preferito stemperare i toni e guardare

Oltre il campo «Volevamo vincere per Astori, dovremmo sempre omaggiarlo quando veniamo qui. Ma noi lo portiamo nei nostri cuori»

avanti. «Stiamo vivendo una situazione particolar­e, serve una linea chiara nei prossimi giorni: nell’interesse del mondo del calcio e dei tifosi. Non avere i tifosi vicino a noi è penalizzan­te». Sopratutto per squadre giovani e con un carattere ancora da formare come la Fiorentina. «Ci tenevamo a vincere per dedicare la partita ad Astori — ha concluso Iachini — Dovremo sempre ricordarci di lui tutte le volte che scenderemo in campo a Udine, anche se lo portiamo sempre nel nostro cuore».

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Gaetano Castrovill­i non è riuscito a incidere come in altre occasioni A sinistra Dusan Vlahovic durante un contrasto aereo e sotto Giuseppe Iachini al momento dell’ingresso in campo
Protagonis­ti Gaetano Castrovill­i non è riuscito a incidere come in altre occasioni A sinistra Dusan Vlahovic durante un contrasto aereo e sotto Giuseppe Iachini al momento dell’ingresso in campo

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