Badelj inspiegabile Lirola è timido Igor, marcia indietro
Dragowski Attento. Pronto a respingere la conclusione di Lasagna, chiamato spesso all’opera coi piedi, che non è proprio una sua specialità. Se la cava comunque piuttosto bene, rischiando qualcosa.
Milenkovic Maturo. Ormai è un giocatore di caratura internazionale e se ne stanno accorgendo in giro per l’Europa. La sua girata di sinistro nel primo tempo è da attaccante puro e meritava molto più del palo. Disinvolto nel dribbling e negli appoggi, non fa passare nessuno.
Pezzella Rischioso. La cosa più bella, una sua deviazione in scivolata su Okaka, è vanificata dal fuorigioco di Lasagna, però lui era lì. Dirige senza problemi la difesa, con un errore grossolano, quando scivola creando i presupposti per l’azione più pericolosa dell’Udinese.
Caceres Appiccicato. Ad Okaka per tutto il primo tempo, lasciandogli solo un colpo di testa e vista la differente stazza fisica non è poco. Bravo in difesa, non riesce mai ad entrare pericolosamente sui tanti angoli a disposizione dei viola.
Lirola Timido. Un acuto, nel primo tempo, con un tiro-cross deviato da Musso in angolo e basta. Sembra sempre sul punto di combinare chissà cosa e invece non è che fuori molto. Spostato negli ultimi venti minuti a sinistra, viene misteriosamente ignorato.
Duncan Dinamico. Per un’ora è forse il migliore, poi ha la palla giusta per l’uno a zero, ma sbaglia il controllo e regala tutto a Musso. Molto bene negli spostamenti a centrocampo, prende una brutta botta, ma rimane in campo, con sensibile calo nella ripresa.
Badelj Inspiegabile. Un solo acuto, il lancio per Duncan, in mezzo al un imbarazzante repertorio di palloni persi e errori banali, da non credere. E infatti, a un certo punto, non ci crede nemmeno lui, che è forse il primo a chiedersi cosa diavolo gli sia successo nell’anno a Roma. (Dall’87’ s.v. Pulgar Batte cinque calci piazzati in cinque minuti)
Castrovilli Inevitabile. Era da attendersi il calo delle ultime partite. L’idea è sempre buona, ma non è sorretto dal resto e così ci sono diversi errori. Va comunque ammirato il fatto di non nascondersi mai.
Igor Marcia indietro.
Completamente spaesato nel ruolo di Dalbert, effettua una serie infinita, e alla fine irritante, di retropassaggi. Esperimento da non ripetere più, perché il ragazzo è un difensore puro, non abituato a certi spazi. (Dal 71’ s.v. Cutrone
Purtroppo i palloni buoni per tirare non toccano a lui)
Chiesa Tornante. Molto meglio sulla fascia che da attaccante e infatti in pieno recupero gioca benissimo un pallone che Musso respinge con qualche difficoltà.
Vlahovic Lottatore. Picchia e viene picchiato, combatte su tutti i palloni, ma un attaccante dovrebbe tirare in porta e lui lo fa solo una volta: debolmente e centralmente. Troppo poco. 6 Iachini Azzardo. Buona la mossa di provare a vincere la gara nel momento migliore dei viola, inserendo Cutrone per Igor. Quella che manca è però la continuità e anche qualche idea offensiva.