Corriere Fiorentino

Badelj inspiegabi­le Lirola è timido Igor, marcia indietro

- di David Guetta

Dragowski Attento. Pronto a respingere la conclusion­e di Lasagna, chiamato spesso all’opera coi piedi, che non è proprio una sua specialità. Se la cava comunque piuttosto bene, rischiando qualcosa.

Milenkovic Maturo. Ormai è un giocatore di caratura internazio­nale e se ne stanno accorgendo in giro per l’Europa. La sua girata di sinistro nel primo tempo è da attaccante puro e meritava molto più del palo. Disinvolto nel dribbling e negli appoggi, non fa passare nessuno.

Pezzella Rischioso. La cosa più bella, una sua deviazione in scivolata su Okaka, è vanificata dal fuorigioco di Lasagna, però lui era lì. Dirige senza problemi la difesa, con un errore grossolano, quando scivola creando i presuppost­i per l’azione più pericolosa dell’Udinese.

Caceres Appiccicat­o. Ad Okaka per tutto il primo tempo, lasciandog­li solo un colpo di testa e vista la differente stazza fisica non è poco. Bravo in difesa, non riesce mai ad entrare pericolosa­mente sui tanti angoli a disposizio­ne dei viola.

Lirola Timido. Un acuto, nel primo tempo, con un tiro-cross deviato da Musso in angolo e basta. Sembra sempre sul punto di combinare chissà cosa e invece non è che fuori molto. Spostato negli ultimi venti minuti a sinistra, viene misteriosa­mente ignorato.

Duncan Dinamico. Per un’ora è forse il migliore, poi ha la palla giusta per l’uno a zero, ma sbaglia il controllo e regala tutto a Musso. Molto bene negli spostament­i a centrocamp­o, prende una brutta botta, ma rimane in campo, con sensibile calo nella ripresa.

Badelj Inspiegabi­le. Un solo acuto, il lancio per Duncan, in mezzo al un imbarazzan­te repertorio di palloni persi e errori banali, da non credere. E infatti, a un certo punto, non ci crede nemmeno lui, che è forse il primo a chiedersi cosa diavolo gli sia successo nell’anno a Roma. (Dall’87’ s.v. Pulgar Batte cinque calci piazzati in cinque minuti)

Castrovill­i Inevitabil­e. Era da attendersi il calo delle ultime partite. L’idea è sempre buona, ma non è sorretto dal resto e così ci sono diversi errori. Va comunque ammirato il fatto di non nasconders­i mai.

Igor Marcia indietro.

Completame­nte spaesato nel ruolo di Dalbert, effettua una serie infinita, e alla fine irritante, di retropassa­ggi. Esperiment­o da non ripetere più, perché il ragazzo è un difensore puro, non abituato a certi spazi. (Dal 71’ s.v. Cutrone

Purtroppo i palloni buoni per tirare non toccano a lui)

Chiesa Tornante. Molto meglio sulla fascia che da attaccante e infatti in pieno recupero gioca benissimo un pallone che Musso respinge con qualche difficoltà.

Vlahovic Lottatore. Picchia e viene picchiato, combatte su tutti i palloni, ma un attaccante dovrebbe tirare in porta e lui lo fa solo una volta: debolmente e centralmen­te. Troppo poco. 6 Iachini Azzardo. Buona la mossa di provare a vincere la gara nel momento migliore dei viola, inserendo Cutrone per Igor. Quella che manca è però la continuità e anche qualche idea offensiva.

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Nikola Milenkovic, 22 anni, difensore serbo della Fiorentina
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