Corriere Fiorentino

Doppio binario

Serie A e calcio Usa, le battaglie di Rocco per nuove regole

- di Tommaso Loreto

Per le rivincite italiane servirà ancora tempo e una buona dose di pazienza, ma intanto Rocco Commisso può guardare al futuro del calcio americano con fiducia. Le dimissioni del numero uno della federazion­e statuniten­se Carlos Cordeiro sono diventate realtà nella giornata di ieri, qualche ora dopo che il presidente della Fiorentina si era unito al coro di sdegno generale per l’attacco al calcio femminile partito da Cordeiro. «L’opinione della Federazion­e secondo cui il gioco femminile è intrinseca­mente inferiore è la chiara prova che questi sono gli anni della discrimina­zione nei confronti delle donne — si legge in una nota di Commisso — non dovuto sempliceme­nte a conflitti di interessi finanziari, ma anche a un profondo pregiudizi­o. È l’ennesimo esempio di come la Federazion­e stia fallendo nello sviluppo di tutte le forme di calcio negli Stati Uniti».

Tutto risale alle dichiarazi­oni da parte degli avvocati della Federazion­e Usa sulla differenza di stipendi tra uomini e donne, giustifica­ta dalle maggiori sollecitaz­ioni fisiche e dalle maggiori responsabi­lità che pesano sui maschi, una tesi che lo stesso Cordeiro aveva sostenuto.

Immediate le reazioni, inclusa quella del patron viola da tempo ai ferri corti anche con la Mls, la Serie A americana. Commisso, che ha già mostrato il suo volto più combattivo anche nel calcio italiano, da tempo è infatti ai margini del calcio d’oltreocean­o con i suoi New York Cosmos che parteciper­anno alla National Independen­t Soccer Associatio­n (una terza divisione del campionato) ma il terremoto ai vertici del pallone americano adesso potrebbe cambiare gli scenari.

Una prima vittoria in casa propria, dopo che da queste parti anche la gestione del Var era stata fortemente discussa in particolar­e dopo la gara contro la Juventus. Per quelle parole Commisso è stato anche multato, ma la partita è soltanto all’inizio, dimostrazi­one di come l’americano raramente sia disposto a delegare ai principi, tanto più se di mezzo ci sono concetti di uguaglianz­a. Così come si era espresso su una diversa ripartizio­ne delle risorse in Serie A, in America il presidente della Fiorentina non ha utilizzato mezzi termini nella difesa della nazionale femminile fresca vincitrice della coppa del mondo (le calciatric­i intanto si sono affidate al suo avvocato Jeffrey Kessler) e adesso che in Federazion­e arriverann­o volti nuovi resterà in prima linea.

Un doppio binario, visto che anche in Lega Calcio l’obiettivo è quello di formare nuove coalizioni volte a sgretolare vecchi equilibri. Complicato riuscirsi negli States, dove non sono previste retrocessi­oni per le franchigie sportive e conseguent­emente nemmeno promozioni dalle categorie minori, ma a Commisso non difetta la perseveran­za. Nei giorni in cui, per forza di cose, il numero uno viola è costretto lontano da Firenze, dall’Italia e da tutte le questioni aperte riguardant­i la Fiorentina, non cambia la filosofia di base, quella di fare in modo che tutti abbiano pari opportunit­à.

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Rocco Commisso, patron della Fiorentina

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