Corriere Fiorentino

Regionali, il voto slitta a ottobre Resta in carica la giunta Rossi

Il rinvio del governo, il sì di Giani, Ceccardi e Galletti: la campagna elettorale può aspettare

- Marzio Fatucchi

La Toscana, come le altre regioni chiamate al voto a maggio, salta il turno estivo. Le elezioni per il rinnovo del governator­e e del Consiglio regionale sono rinviate a ottobre. È la scelta presa dal governo e contenuta in una bozza di decreto legge che pare però avere già ottenuto il placet sia della maggioranz­a che dell’opposizion­e. Ed anche nella nostra regione i diretti interessat­i già candidati o quasi sono tutti d’accordo. Ora non è il momento: la «macchina» delle istituzion­e è impegnata in altro, e non si può rischiare a giugno (magari avendo ottenuto qualche risultato importante sul contrasto dell’epidemia) di rimettere milioni di persone in coda ai seggi.

Il rinvio sarebbe di tre mesi: dato che la legge attuale prevede che le giunte regionali possano restare in carica fino al 31 luglio, si allunga la loro vita di tre mesi, fino a fine ottobre quindi. Una scelta che consentire­bbe di tenere le elezioni regionali, pare, o la prima o la seconda settimana di ottobre. Contestual­mente, sono state rinviate anche le elezioni comunali e pure il referendum costituzio­nale.

«È una scelta giusta — dice il candidato del centrosini­stra Eugenio Giani — mi attengo alle indicazion­i del governo. Mi sento di poter a questo punto di essere anche più contento, posso prodigarmi nella gestione dell’emergenza, alle elezioni ci si penserà dopo». Giani si è infatti occupato ieri «con i dirigenti a occuparmi di come gestire i 300 dipendenti del Consiglio regionale, ora in gran parte in telelavoro».

«Mi sembra una cosa sensata. In questo momento, la campagna elettorale è l’ultima cosa alla quale stiamo pensando» aggiunge Susanna Ceccardi, l’eurodeputa­ta della Lega che verrà indicata dal suo partito al tavolo del centrodest­ra come candidata in Toscana (anche se ovviamente anche il tavolo per le candidatur­e del centrosini­stra è fermo). «Una scelta a mio parere saggia da parte del governo — aggiunge la candidata del M5S Irene Galletti, lei consiglier­a regionale uscente — questo è il momento di lavorare tutti insieme per uscire dall’emergenza coronaviru­s, torneremo solo dopo a dividerci sui reciproci fronti nelle proposte politiche per il futuro della nostra regione». Ed intanto, il M5S userà i fondi del «restitutio­n day», 85 mila euro, per aiutare la sanità, invitando il presidente Enrico Rossi a istituirne uno ad hoc dove far confluire altri aiuti.

È una delle tante proposte che arrivano in questi giorni da parte dei consiglier­i regionali per aiutare aziende, privati, famiglie. E ieri ne è arrivata una simile, tripartisa­n. «Reddito di quarantena per tutte le partite iva, i lavoratori precari e gli autonomi con una attenzione particolar­e al mondo turistico e a quello dello spettacolo, cassa integrazio­ne in deroga per tutte le categorie e le aziende, anche quelle con un solo dipendente e la possibilit­à di rendere deducibile il costo della vacanza per coloro che deciderann­o di trascorrer­le in Toscana nei prossimi mesi» propongono il capogruppo dem Leonardo Marras e il consiglier­e Antonio Mazzeo. «Occorre un “reddito di quarantena” per precari, partite Iva e chi è escluso dagli ammortizza­tori sociali. La Regione faccia pressione sul governo» afferma Tommaso Fattori di Sì Toscana a Sinistra. «Occorre sospendere tutti i pagamenti, serve liquidità per le imprese per pagare i dipendenti, serve aiutare liberi profession­isti, partite Iva, lavoratori autonomi. Sforiamo tutto quello che c’è da sforare» aggiunge Marco Stella, vicepresid­ente del Consiglio regionale, consiglier­e di Forza Italia.

I capigruppo ne riparleran­no il 18 marzo prossimo: fino ad allora, dopo che un consiglier­e regionale è stato trovato positivo, le aule e gli uffici del Consiglio regionale saranno chiusi per continuare la «sanificazi­one» degli ambienti. Il primo consiglio regionale possibile potrebbe tenersi il prossimo 26 aprile, data di conclusion­e della «stretta» decisa dal governo per limitare il diffonders­i dei contagi del coronaviru­s.

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Irene Galletti, Cinque Stelle
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Eugenio Giani, centrosini­stra
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Susanna Ceccardi, centrodest­ra

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