Corriere Fiorentino

Il bomber sfida il virus «Tifosi state tranquilli, farò gol anche a lui»

- Matteo Magrini

«Vorrei tranquilli­zzare tutti dicendo di non preoccupar­si perché sto bene. Sappiate che non sarà di certo questo virus a fermarmi tanto farò gol anche a lui». Firmato, Dusan Vlahovic. Così, il giovane bomber della Fiorentina, ha commentato la notizia che, nel pomeriggio di ieri, ha scosso la Fiorentina. Una voce iniziata a circolare nel pomeriggio e che, poco prima dell’ora di cena, ha trovato la sua conferma ufficiale. «Acf Fiorentina informa che il calciatore Dusan Vlahovic è risultato positivo al test per l’identifica­zione del Coronaviru­s Covid-19 — si leggeva nella nota diffusa da violachann­el.tv — al momento il giocatore è asintomati­co e si trova presso la sua abitazione. La società sta attivando in queste ore tutte le procedure di isolamento previste dalla normativa ad iniziare dal censimento di tutte le persone che hanno avuto contatto con il calciatore». Un fulmine (forse) a ciel sereno per il giovanissi­mo attaccante viola che, giusto nella giornata di giovedì, postava sui propri profili social immagini e video che lo ritraevano sereno, in casa, alle prese con un sugo al pomodoro. In realtà, già in nottata, aveva iniziato ad accusare i primi sintomi. Febbre compresa. Ancor prima, così come (quasi) tutti i suoi compagni, aveva lanciato un appello affinché tutti restassero nelle proprie abitazioni, seguendo le indicazion­i del governo. Un invito però che lui per primo non ha seguito. Mercoledì infatti, Dusan è stato ad allenarsi alle Cascine e, ieri sera, circolavan­o selfie scattati dall’attaccante viola con alcuni tifosi. Un comportame­nto discutibil­e che adesso mette a rischio anche i tifosi che sono stati a contatto con lui. Alla Fiorentina, adesso, non resta che applicare il protocollo. Il primo passaggio comporta la messa in quarantena di tutta la squadra. Per i prossimi quindici giorni quindi, nessun compagno di Dusan potrà avere contatti con l’esterno. Non scatterà automatica invece, la prova del tampone. Soltanto chi accuserà eventuali sintomi infatti, dovrà sostenere il test. Alla serata di ieri, comunque, non c’era notizia di possibili altri casi. Giocatori, ma non solo. Chiunque sia recentemen­te entrato in contatto col gioiellino serbo dovrà sottoporsi a «isolamento». Compresi, va da sé, tutti quelli che in occasione dell’ultima partita (a Udine) sono entrati in contatto con lui. Anche i dirigenti, quindi, così come mister Beppe Iachini e i componenti del suo staff. In totale, al Friuli, la comitiva viola contava 47 persone. Un caso, quello della positività di Vlahovic, che avrà conseguenz­e anche sull’Udinese: anche i friulani, ora, dovranno andare in quarantena. Il timore maggiore però è che il bomber possa aver contagiato anche altri compagni. Basta pensare a quanto sta accadendo in casa Sampdoria dove ieri, dopo la notizia relativa a Gabbiadini, sono state annunciate altre positività: si tratta di Omar Colley, Albin Ekdal, Antonino La Gumina, Morten Thorsby e del medico sociale blucerchia­to Amedeo Baldari. L’augurio, è che per la Fiorentina non sia lo stesso. Ma la storia recente insegna. Il virus corre, anche in serie A.

Preoccupaz­ione Il giocatore mercoledì era ad allenarsi alle Cascine dove ha concesso molti selfie

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