«Esercizi fai-da-te? Sono utili in questa fase»
Azzalin, preparatore atletico del Leicester dei miracoli: «Un mese per tornare in forma»
«L’importante è che l’atleta non si fermi. Servono idee, ma è possibile allenarsi a casa». Parola di Andrea Azzalin, preparatore atletico con un curriculum di tutto rispetto. Al fianco di Claudio Ranieri ha realizzato l’impresa di vincere la Premier League col Leicester, oggi lavora con Andrij Shevchenko, commissario tecnico della nazionale ucraina. «Premessa: siamo consapevoli delle difficoltà a livello mondiale. Ma, se trasliamo l’attuale stop del campionato a una situazione normale, lo possiamo intendere come un periodo di off seaso». Ovvero quando l’intensità dell’allenamento, in assenza di eventi sportivi vicini, è minore. «Ancora non sappiamo quando si tornerà a giocare, anche noi siamo in attesa di scoprirlo per Euro 2020. Adesso — continua Azzalin — è importante che i giocatori mantengano gli aspetti metabolici e neuromuscolari almeno a livelli accettabili».
Lo scenario generale è in continua evoluzione, è impossibile fissare tappe precise e ciò condiziona il lavoro dei calciatori. «Prendiamo per buona l’ipotesi che il campionato riprenda a maggio: se così fosse, sarebbe sufficiente riprendere gli alanche lenamenti a inizio aprile tramite una sorta di mini preparazione». Nello specifico, la maggior parte dei calciatori che sono in isolamento preventivo a casa non hanno tutti gli strumenti per lavorare sul piano tecnico. «Nel calcio — spiega Azzalin — per essere allenati alla prestazione bisogna curare anche forza, potenza e simili. Tutto questo adesso manca, è un limite». Nel caso della Fiorentina,
Beppe Iachini e il suo staff in poche ore hanno sospeso gli allenamenti e preparato delle tabelle individuali. «Non c’è una ricetta unica, certo l’uso della tecnologia permette di fare un programma più dettagliato. Penso al gps: se ogni giocatore ne ha uno, in futuro si potranno analizzare i dati dell’allenamento».
Ma nel calcio che si è bruscamente interrotto bisogna anche improvvisare: «Sarebbe ideale allestire palestre temporanee nelle case dei giocatori. Nessun dramma se non è possibile: con qualche idea si possono creare macchinari alternativi, anche con gli oggetti che si trovano nelle abitazioni». La società viola ha tre giocatori risultati positivi al coronavirus: Vlahovic, Cutrone e Pezzella. Essendo il Covid-19 un virus di cui non si ha esperienza, si scoprirà strada facendo come potranno riprendere gli allenamenti. Ma le linee guida si possono già fissare.
«Il buonsenso — conclude il preparatore atletico — verrà prima di tutto. Quando gli atleti rientreranno a disposizione, bisognerà vedere cosa il virus avrà causato loro, e quali strascichi. Si ripartirà da lì, come si fa dopo ogni infortunio. Ci vorrà un reinserimento ponderato e un lavoro graduale».