Gli allenamenti di quattro toscani, nell’incertezza
L’emergenza Covid-19 mette a rischio lo svolgimento dei Giochi Il Comitato olimpico agli atleti: «Continuate ad allenarvi» Ecco come lo stanno facendo quattro toscani col pass già in tasca
Ancora un mese di tempo. Per riflettere, per valutare attentamente i rischi, per prendere una decisione storica sul futuro dei Giochi di Tokyo 2020, in programma dal 24 luglio al 9 agosto. Se fino a una settimana fa il Cio (Comitato Olimpico Internazionale) non sembrava voler indietreggiare di un passo riguardo alle date di svolgimento della prossima Olimpiade, adesso — di fronte a un’emergenza sanitaria sempre più estesa a livello mondiale come quella del coronavirus — l’ipotesi di uno spostamento della rassegna a cinque cerchi appena molto più plausibile. E trova per la prima volta il consenso anche dei vertici del governo giapponese, oltre che di un numero sempre maggiore di atleti. «È difficile poter pensare di organizzare l’evento in questo contesto, dobbiamo prendere una decisione che includa un possibile rinvio», ha detto il premier giapponese Shinzo Abe. E ci sono anche il Comitato Olimpico e Paralimpico del Canada che hanno già fatto sapere che non invieranno le proprie squadre alle Olimpiadi della prossima estate.
Un mese di tempo per sapere, dunque. Un periodo lungo, durante il quale continuerà a valere l’invito che il Cio ha rivolto agli atleti di tutto il Mondo: «Continuare a prepararsi alle Olimpiadi di Tokyo nel migliore dei modi». Ma come è possibile svolgere la preparazione olimpica in questo scenario di incertezza che avvolge anche il mondo dello sport? Lo abbiamo chiesto a quattro campioni toscani (il nuotatore Gabriele Detti, il tiratore Gabriele Rossetti, la sprinter dell’atletica leggera Irene Siragusa e la fiorettista Alice Volpi) che hanno già strappato il pass per la prossima Olimpiade. C’è chi si è rinchiuso nell’ambiente ovattato e rassicurante di un centro federale; chi è tornato ad apprezzare la palestra della propria abitazione; chi prova a mantenersi in forma nel giardino di casa o in un terreno di campagna; chi infine si allena sulla pista di uno stadio deserto.
Per alcuni di loro i Giochi rimangono l’obiettivo principale della stagione, per altri il traguardo atteso da una vita, per altri ancora l’occasione di riscatto dopo un quadriennio incessante di gare e di qualificazioni. Gli atleti continuano ad allenarsi. Ma con la consapevolezza che niente è come prima. E che anche l’Olimpiade potrebbe essere costretta a uno storico rinvio.