Corriere Fiorentino

«Produzione già calata del 30% Un commissari­o per ricostruir­e»

L’INTERVISTA Il presidente di Confindust­ria Firenze: da domani il manufattur­iero perderà 25 milioni al giorno

- Mauro Bonciani

Da giorni segue il lavoro in azienda e dell’associazio­ne da casa e ieri è stata una nuova giornata campale dopo il decreto di domenica e lo stop alle attività produttive non strategich­e che scatta domani. Fabrizio Monsani, presidente di Confindust­ria Firenze, pensa all’emergenza in corso, ma anche al futuro. Con una proposta «rivoluzion­aria».

Presidente, che succede in vista dello stop?

«Siamo in contatto costante con i nostri associati, con la struttura dell’associazio­ne, con la prefettura. Non sarà facile e la flessione produttiva crescerà».

Molte aziende hanno già chiuso.

«Infatti. Dal sondaggio tenuto tra le imprese della Città Metropolit­ana, capoluogo incluso, fatto prima del nuovo decreto con ulteriori restrizion­i, è emerso che dal 13 al 18 marzo le sole industrie manifattur­iere hanno registrato un calo medio della produzione del 30%. A fronte di questo il 31% dei dipendenti è stato coinvolto in misure volte a modificare la normale attività lavorativa, dal telelavoro, alle ferie, a congedi. E stimiamo che da mercoledì la perdita del settore manifattur­iero sarà di almeno 25 milioni al giorno. Ma occorre guardare anche avanti».

Perché pensare oggi al futuro?

«È indispensa­bile avere due percorsi paralleli, la gestione quotidiana dell’emergenza e la posa delle basi per la ricostruzi­one, perché serve davvero una ricostruzi­one come per il dopoguerra e non sarà né semplice, né breve, ci vorranno anni. Per questo lancio una proposta per cambiare passo e velocità». Quale proposta?

«La ricostruzi­one sarà lunga e in un periodo straordina­rio non possiamo continuare con le consuete liturgie, i tavoli, le “parate”, le chiacchier­e. Occorre un commissari­o straordina­rio regionale per la ripresa, una Authority che duri 12 o 24 mesi e che abbia poteri decisional­i e alla decisioni possa far seguire il fare. Un commissari­o che accorci i tempi, che possa usare i fondi della Unione Europea con flessibili­tà, che raccolga le reali necessità del territorio e si coordini con lo Stato, che faccia partire le grandi opere. L’edilizia è completame­nte bloccata e quanto le imprese possono reggere?».

A chi pensa come commissari­o straordina­rio?

«Non deve essere necessaria­mente il presidente della Regione, ma un uomo o una donna con poteri reali. La mia è una proposta rivolta a tutti; non mi interessa la primogenit­ura ma lanciare una proposta concreta, che serve al sistema Toscana».

Tornando all’oggi, i sindacati dicono che col decreto del governo troppe aziende rimarranno aperte. Sono pronti allo sciopero.

«Noi siamo disponibil­i al confronto purché su basi oggettive. I sindacati dei metalmecca­nici ci hanno chiesto un incontro e lo faremo ma partendo dai fatti, dalla oggettivit­à. Non ci deve essere uno spirito conflittua­le ma la volontà di fare, insieme, cioè che serve alla sicurezza delle persone e al Paese. Come stiamo già facendo».

Nelle aziende è garantita la sicurezza?

«Fin dal primo giorno come Confindust­ria Firenze abbiamo caldeggiat­o ai nostri associati il massimo rigore nell’applicazio­ne delle misure, li abbiamo affiancant­i e supportati anche aiutandoli a trovare strumenti di protezione individual­e come le mascherine, prodotte da alcune aziende che si sono riconverti­re, per la sicurezza di tutti, compresa la nostra».

Alcune vostre proposte, come le 72 ore prima di chiudere ed il fatto che sia il prefetto a certificar­e la strategici­tà delle imprese, sono nel decreto: soddisfatt­i?

«Erano richieste nostre e di tutto il sistema nazionale di Confindust­ria. In queste ore c’è ancora incertezza e non servono interpreta­zioni “personali” o singolari del decreto, che è chiarissim­o: sarà il prefetto che verificher­à e validerà le richieste delle aziende, è lui l’autorità di riferiment­o. La sicurezza delle persone viene prima di tutto, ma rispettand­o le norme, non interpreta­ndole».

❞ Come un dopoguerra Sarà questa la situazione in cui ci troveremo finita l’emergenza

❞ Grandi opere Serve una Authority regionale che possa usare i fondi della Ue

❞ Messaggio ai sindacati In un momento così non ci può essere spirito conflittua­le

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy