Corriere Fiorentino

«Per ora niente fucile, ho la palestra in casa»

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«Credo che adesso la cosa più importante sia la salute, lo sport in questo momento passa in secondo piano». Gabriele Rossetti, 25 anni di Ponte Buggianese e oro olimpico in carica nella specialità skeet del tiro al volo, guarda con molto realismo agli scenari sportivi imposti dall’emergenza Covid-19. «Fondamenta­le per tutti è stare a casa, noi abbiamo chiuso il nostro campo di tiro a volo (quello di Pieve a NievoleMon­tecatini, di cui era presidente suo padre Bruno, ndr). In prospettiv­a Tokyo vedo una situazione molto complicata anche per la nostra disciplina. A marzo è saltata la prima tappa di Coppa del Mondo a Cipro, a inizio aprile avremmo dovuto testare il campo dei Giochi e anche quell’appuntamen­to è stato annullato. Mi tengo in contatto con il direttore tecnico Andrea Benelli, entrambi siamo consapevol­i che l’importante è avere pazienza e riuscire a tenere bene mentalment­e. Io mi sto allenando senza fucile, ma devo ammettere che l’aspetto tecnico non mi spaventa, ho svolto finora una buona preparazio­ne e per qualche settimana posso stare senza sparare i piattelli. I miei genitori mi avevano allestito una piccola palestra in casa, in questi giorni la sfrutto per fare preparazio­ne fisica abbinata ad alcuni esercizi per tenere allenati i riflessi che per noi tiratori sono essenziali».

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