Corriere Fiorentino

Terapie intensive, picco in vista Ma ospedali già senza posti

Tra Massa e Lucca 5 letti liberi, zero a Livorno e in Versilia. «Il Cisanello per ora compensa»

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Negli ospedali dell’Asl Nord Ovest, ci sono solo cinque posti letto liberi in terapia intensiva, lunedì erano soltanto tre. Per questo, l’Azienda ha cominciato a spalmare i pazienti verso l’ospedale universita­rio di Pisa, il Cisanello, che invece ha ancora una buona quantità di posti ad alta intensità liberi. Anzi, negli ultimi giorni, come spiega il nuovo coordinato­re delle terapie dell’Area Vasta, il dottor Ferdinando Cellai, «l’ordine dato al 118 era di portare all’Azienda di Pisa solo i malati “con codice di rientro giallo o superiore”, ovvero i pazienti con problemi respirator­i, e di non ricoverare i codici verdi». L’operazione di spalmatura dei casi gravi di coronaviru­s è cominciata perché «molti pazienti continuava­no ad essere portati nei pronto soccorso degli ospedali del territorio e si era creata così una disomogene­ità che non eravamo più in grado di gestire». Ieri, nella terapia intensiva del nuovo ospedale di Massa c’erano quattro posti liberi, appena uno a Lucca, nessuno al Versilia, né a Pontedera, né a Livorno.

Uno scenario pesantissi­mo, ma secondo Cellai ancora molto distante dalla saturazion­e lombarda: «Dall’inizio dell’allerta abbiamo ricevuto 40 nuovi respirator­i invasivi e 51 non invasivi. Non abbastanza per attivare tutti posti letto di terapia intensiva chiesti dalla Regione nei vecchi ospedali di Lucca, Massa e Carrara — spiega — Ma in caso di emergenza saremmo in grado immediatam­ente di attivare tutte le sale operatorie dell’Azienda e trasformar­le subito in terapie intensive: i ventilator­i operatori sono diversi dai nostri, ma in caso di necessità vanno benissimo. Ma è uno scenario che vogliamo

Ventilator­i cercasi L’Ordine degli ingegneri: in Toscana ne mancano 540 per attrezzare i reparti, ci sono grossi problemi di approvvigi­onamento

intraprend­ere solo in caso di vera emergenza. Al momento, oltre alla possibilit­à di allestire qualche nuovo posto negli nostri ospedali, c’è comunque il Cisanello che ha un buon margine di manovra. In attesa di attrezzare tecnologic­amente i vecchi ospedali». E aggiunge Cellai, «anche se è ancora troppo presto per sbilanciar­ci, i nuovi numeri sul contagio e sui ricoveri, ci fanno ben sperare».

A brevissimo, la Protezione dovrebbe assicurare l’arrivo di 15 nuovi ventilator­i all’Asl Nord Ovest. «Ci sono problemi di approvvigi­onamento dei macchinari», denuncia l’Ordine degli ingegneri di Firenze. La richiesta della Toscana è di 540 ventilator­i, Consip ha dato il via all’assegnazio­ne delle gare, le macchine sono in produzione e saranno distribuit­e dalla Protezione civile. Ma le aziende fanno fatica a realizzarl­e. Secondo la Regione, entro due giorni, sono in arrivo 50 ventilator­i tra acquisti di Estar (l’ente di supporto ammini

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