Corriere Fiorentino

Prato, gioco dell’oca sull’ex ospedale

L’appalto per la demolizion­e torna alla ditta esclusa. Ma la gru non c’è più

- Giorgio Bernardini

Il gioco dell’oca della burocrazia fa ripartire tutto di nuovo dal via, un anno e mezzo dopo l’affidament­o e cinque anni dopo il varo del progetto. Il parco urbano da costruire al posto dell’ex ospedale Misericord­ia e Dolce doveva esser l’asse portante del futuro urbanistic­o della città. Tuttavia l’intento è rimasto impigliato nel primo ostacolo, l’abbattimen­to della vecchia struttura. La lunghissim­a gara per l’appalto era stata vinta dalla Daf costruzion­i di Milano, che aveva persino portato una gigantesca gru in città per cominciare i lavori. Poi è arrivato il primo ricorso della seconda ditta classifica­ta, il controrico­rso dei primi che hanno fatto slittare l’appalto ai terzi. E infine, anche se sembra incredibil­e,

un sotto-procedimen­to imposto dal Consiglio di Stato in una sentenza alla Asl che è proprietar­ia della struttura. Ieri la decisione dell’azienda sanitaria, che in questo gorgo si fa fatica a qualificar­e come definitiva: sarà la prima classifica­ta, la Daf costruzion­i, a eseguire i lavori. Più volte il sindaco pratese Matteo Biffoni ha espresso il suo «sconcerto per questa vicenda paradigma di come vanno le cose nel nostro Paese». E del resto non è detto che le ditte che si erano posizionat­e seconda e terza non facciano di nuovo ricorso. Intanto la ditta che ad oggi è vincitrice ha riportato la gigantesca gru in Lombardia appena qualche giorno fa.

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L’ingresso del vecchio ospedale Misericord­ia e Dolce di Prato: al suo posto dovrebbe nascere un parco urbano

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