Corriere Fiorentino

«Pronto Paolo? Pane, poi...» E l’angelo della spesa parte

E Primavera incontrò il suo angelo

- Jacopo Storni

Paolo parte alle 7 di mattina e non si ferma per gran parte della giornata. Per Primavera invece le ore sono spesso interminab­ili. Lui, ex calciante, gira mezza città per portare spesa e analisi agli anziani. Lei, 83 anni sabato, si è commossa quando ha visto il volontario portarle pane e acqua.

Ore 7, Paolo si sveglia e squilla il telefono. «Signor Paolo buongiorno, sono Maria Pia, avrei bisogno di un filone di pane e di un pezzetto di schiacciat­a con l’olio». E allora Paolo si veste, dà un bacio alla moglie Teresa e un altro bacio alle figlie Camilla e Ginevra, la colazione con latte e biscotti, poi esce di casa. In tasca ha l’autocertif­icazione, sopra c’è scritto che sta effettuand­o consegne a domicilio per gli anziani. È uno dei tanti volontari che, in questi giorni difficili, sta aiutando le persone più a rischio. Ex calciante dei Bianchi, Paolo Nelli fa parte dei volontari dei Bianchi

di Santo Spirito. Consegnano a domicilio in tutta Firenze. Hanno fatto un volantinag­gio porta a porta coi numeri utili da chiamare.

«Io abito in viale Duse — racconta Paolo — e nei giorni scorsi ho appiccicat­o i volantini fuori dai condomini di Coverciano». Le telefonate sono aumentate di giorno in giorno a ritmi esponenzia­li. Telefonate come quelle di Maria Pia, che chiedono con gentilezza, e anche con una punta di imbarazzo, di poter avere la spesa a domicilio.

Paolo ha lottato nel Calcio Storico, il setto nasale rotto nel 2001, un gomito rotto nel 1996. «Certo che ho paura del Coronaviru­s, chi dice di non averla è un bugiardo, ho due figlie piccole e uscire di casa potrebbe essere rischioso. Ma sono abituato a lottare, e adesso è il momento di farlo. Ora non si può mollare».

Ecco Paolo che, di mattina presto, esce dal suo condominio, si guarda attorno, strade deserte. Poi si dirige al panificio. E nel frattempo, squilla ancora il telefono. «Buongiorno Paolo, sono Vincenzina, ci siamo sentiti l’altro giorno, avrei bisogno di pane integrale e acqua». Si mette in coda al panificio, una decina di persone che si tengono a distanza di sicurezza l’una dall’altra. L’attesa. Poi entra e compra il pane, per Maria Pia e per Vincenzina, due vedove over 80. Paga ed esce dal forno, poi va nel primo palazzo, quello di Maria Pia, suona il citofono: «Signora, sono Paolo, ho il pane». La risposta è commovente: «Che Dio ti benedica, caro Paolo». Su per le scale, la busta del pane viene lasciata sul pianerotto­lo, Paolo e Maria Pia si salutano a distanza. Paolo non vuole neppure i soldi: «Per due euro lasciamo perdere».

Quindi è la volta di Vincenzina. Altra consegna, altra corsa. Ma non finisce qui.

Quella di ieri, per Paolo, è stata una giornata impegnativ­a. Alle 10,30 è ripartito per Villa Ulivella, zona Careggi. «Una signora mi ha chiamato e mi ha chiesto se avrei potuto ritirarle i risultati di una risonanza». Così ecco arrivare il volontario dentro la struttura sanitaria, mascherina e gel igienizzan­te. Quando entra, gli misurano la febbre. «Ho ritirato le analisi in mezzo minuto, al parcheggio ho trovato subito posto, per strada non c’era nessuno».

Riprende la macchina e ritorna verso casa per il pranzo. Risuona il telefono, stavolta è la signora Lina, anche lei vedova. «Mi andrebbero tanto i plumcake e i quadratini di parmigiano reggiano». Paolo dice un’altra volta sì, e allora via verso l’Esselunga di via del Gignoro. Venti minuti di coda, gli è andata bene. Mentre fa la spesa altre due telefonate. «Altre due consegne in zona Campo di Marte, altre due signore sole, una di loro mi ha chiesto sei bottiglie di birra».

❞ Altre due consegne in zona Campo di Marte, una delle signore mi ha chiesto sei bottiglie di birra

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Paolo Nelli, ex calciante dei Bainchi, è uno dei volontari che aiutano gli anziani costretti in casa

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