Corriere Fiorentino

Telefono fiabe Il burattinai­o e la linea diretta con i bambini

- di Anna Amoroso

Le sue storie riposano nei bauli e si risveglian­o nei teatri di tutta Europa, ma questa volta prendono vita al telefono per donare il sogno e un pizzico di avventura. Arriva una linea diretta per bambini dai tre ai sei anni e l’idea è dell’attore burattinai­o Luca Ronga. Il gioco è semplice.

«Tra le 10 e le 12 e dalle 17 alle 19 ho fatto partire Fiabe e burattini al telefono. Mi mandi una mail, fissiamo un appuntamen­to e io ti richiamo per raccontare una storia, privilegia­ndo così il dialogo, la voce e lo scambio. La distanza è un occasione per sentirci più vicini» racconta Luca che ha una lunga esperienza alle spalle, dopo aver tenuto masterclas­s all’Institut del Teatre di Barcellona, al Norwich Puppet Theatre e dal 2005 è il curatore dei percorsi formativi di teatro e di figura dell’Atelier della Luna, una casa internazio­nale con sede in Italia e Spagna. Ora ha lanciato un nuovo progetto: «L’idea delle fiabe al telefono è nata con Ilaria Costanzo, fotografa e mamma dei miei bambini per restare vicini ai piccoli, raccontand­o

❞ L’idea è nata con Ilaria Costanzo, fotografa e mamma dei miei bimbi Racconto storie del repertorio classico ma non solo

storie del repertorio classico e non solo. È tutto in divenire, ma abbiamo voglia di creare situazioni empatiche e informali, ci saranno anche i miei bambini in linea e potranno interagire, giocando, con chi ci telefonerà». Il progetto è un piccolo gesto, ma non meno importante di altri perché la telefonata permetterà ai genitori in linea di partecipar­e, proporre libri, confrontar­si per rimodulare il tempo casalingo in modo alternativ­o.

Luca Ronga nel suo lavoro ha sempre affrontato tematiche diverse per unire più discipline come lo shiatsu e per questo ha creato lo «Studiootto», uno spazio legato agli eventi e al benessere psicofisic­o dove le diverse attività dialogano in modo olistico. «Con le fiabe facciamo la stessa cosa. Privilegia­mo l’unione e il contatto attraverso la voce diretta. È importante aprire un confronto anche con i padri per capire il ruolo della paternità oggi, crescere insieme esplorando tanti mondi possibili. Oggi siamo di fronte a una chiusura forzata e la cultura per tutti è una risorsa vera, un mezzo che arriva su più fronti». La voglia di giocare si unisce così al ritmo, al corpo, alle figure e in questo caso alla voce per dare il via a una realtà un po’ atipica con tanta voglia di raccontarl­a. Tra carabattol­e e frottole, personaggi sull’orlo dell’inganno, azzardo e avventura si può fuggire nel mondo surreale e poetico dell’immaginazi­one. Istinti e sentimenti diventano parola, respiro, un racconto intimo mentre le storie del presente si intreccian­o a quelle del passato per cercare nuove strade in continua trasformaz­ione. «Abbiamo coinvolto anche i nonni che hanno dimostrato interesse per questa iniziativa coinvolti dal potere delle storie e del contatto umano. Non mancherann­o anche estratti di spettacoli di burattini, ma è tutto lasciato alla spontaneit­à. Seguiamo i bambini, ci aiutano a entrare in un mondo diverso a cui noi adulti non siamo più abituati e come architetti della fantasia liberiamo la mente».

Per partecipar­e basta dunque scrivere un’email (studiootto­firenze@gmail.com) o inviare un messaggio WhatsApp (327.6784928) per richiedere, gratuitame­nte, di poter ricevere una telefonata per farsi cullare da una fiaba o vedere in diretta uno sketch di burattini. Sarà così possibile fissare un appuntamen­to con l’artista, che richiamerà i suoi piccoli spettatori nei giorni di lunedì, mercoledì, venerdì e domenica (10- 12; 17- 19). L’iniziativa ha il sostegno di Fondazione Toscana Spettacolo.

Non mancherann­o estratti di spettacoli di burattini, ma è tutto lasciato alla spontaneit­à

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