Corriere Fiorentino

Emergenza anziani nelle Rsa «Subito screening a tappeto»

Trecento infettati. L’appello lanciato da Nardella, l’esposto della sindaca di Montevarch­i

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«Chiedo alla Regione un’attenzione più alta verso gli anziani, verso le Rsa». Rsa e strutture per anziani: il sindaco di Firenze Dario Nardella rivolge un appello al governator­e Enrico Rossi. «Siamo in un vero e proprio allarme per loro e per gli operatori. Entro questa settimana — ha detto il sindaco nel corso del Consiglio comunale in streaming — occorre fare i tamponi a tutto il personale che lavora nelle Rsa, circa 1.200 persone, nelle Ra e per le assistenze domiciliar­i, altri 150 addetti. E occorre il test sierologic­o nelle comunità di accoglienz­a, non possiamo permettere che si verifichin­o casi come quelli di San Godenzo e Dicomano».

I contagi all’interno delle Rsa della Toscana sono arrivati a sfiorare quota 300. Si tratta di un aggregato che tiene conto dei casi accertati ad oggi tra anziani ospiti e operatori sanitari, con i primi prepondera­nti — 90% — rispetto ai secondi. L’area di Firenze, Prato e Pistoia è la più colpita, con 110 positivi. Seguono i territori di Arezzo, Siena e Grosseto — aree in cui rispetto alla popolazion­e il fenomeno dei contagiati dal coronaviru­s nelle strutture appare il più accentuato — con 105 casi di positività. Chiudono le province di Massa e Carrara, Lucca, Pisa e Livorno, con 71 positivi. Il presidente della Regione ha firmato domenica una nuova ordinanza che attua «Misure straordina­rie per il contrasto e il contenimen­to sul territorio» di questo fenomeno. La norma prevede che gli anziani che presentano solo uno dei sintomi (la febbre, la tosse) possano essere mantenuti in isolamento all’interno della stessa Rsa; che se le condizioni struttural­i non lo consentono, il paziente dovrà essere collocato in una struttura socio-sanitaria dedicata; che l’intera Rsa, nel caso in cui non ci sia un’organizzaz­ione in moduli — separabile per aree e percorsi Covid e non Covid — sia sottoposta a quarantena. «Bene l’ordinanza — ha spiegato Nardella — ma dobbiamo essere da subito efficaci». Il sindaco ha chiesto infine l’attivazion­e immediata degli alberghi sanitari: «Vanno aperti oggi, non domani». Alla sua preoccupaz­ione si è aggiunta nel pomeriggio quella del prefetto fiorentino Laura Lega, che ha chiesto ufficialme­nte all’Asl Toscana Centro di «effettuare controlli nelle strutture per anziani per verificare l’osservanza delle prescrizio­ni contro il contagio».

Enrico Rossi, nelle stesse ore, è andato alla Rsa «Fabbri Bicoli» di Bucine (dov ieri c’è stato il quarto decesso tra gli anziani ricoverati), assieme al sindaco Nicola Benini e al direttore della Asl Antonio D’Urso. «Su Bucine — ha spiegato Rossi — è stato fatto quanto necessario. Purtroppo quello della Rsa di questo Comune non è un caso isolato: la Regione ha voluto metter in atto piani straordina­ri a partire dai tamponi nelle strutture epidemiolo­gicamente interessat­e».

All’emergenza si aggiunge la rabbia: dopo i due casi di contagio in una Rsa del suo Comune il sindaco di Montevarch­i Silvia Chiassai annuncia un esposto. «Avevamo fatto firmare un’autocertif­icazione ai dipendenti della cooperativ­a — spiega — con la quale si impegnavan­o a segnalare se erano stati a contatto con casi a rischio. A quanto pare qualcosa non ha funzionato». Per il sindaco, i tamponi «dovevano essere fatti prima, chiediamo da tempo che certe realtà vengano coperte con test a tappeto, questa non è prevenzion­e».

❞ Il sindaco di Firenze Siamo in una situazione di allarme. Non possiamo più permetterc­i casi come quelli in Mugello

Rossi dal Valdarno Bucine non è purtroppo un caso isolato. Ma abbiamo messo in atto piani straordina­ri

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(foto Valdarnopo­st) Il governator­e Enrico Rossi durante il sopralluog­o di ieri alla Rsa di Bucine

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