Corriere Fiorentino

«La nostra identità è queer»

Editoria Francesco Quatraro e Silvia Costantino raccontano cambiament­i e progetti di effequ «Trasversal­ità, pluralità, resistenza e differenza sono le caratteris­tiche ci contraddis­tinguono»

- di Vanni Santoni

Sta facendo molto parlare di sé il saggio No music on weekends di Gabriele Merlini, una storia della New Wave, movimento musicale di difficile inquadratu­ra ed enorme influenza, che l’autore è riuscito a mappare usando l’arma della non-fiction narrativa, ibridando le vicende personali con un’analisi che ha nella modulazion­e tra distacco ironico e coinvolgim­ento emotivo la sua miglior arma. Come l’esordio di Merlini (il romanzo Válecky, del 2013) e le antologie da lui curate, dedicate a due generazion­i di autori della scena cittadina – la prima, Selezione naturale, sempre del 2013, raccogliev­a autori affermati, mentre la seconda, Odi, del 2017, ha fatto il punto sugli emergenti –, il fortunato No music on weekends è edito da quella effequ che, dai tempi in cui Merlini era un debuttante, ha visto importanti cambiament­i.

La casa editrice, che si sta facendo notare sul panorama nazionale come mai prima d’ora, è diventata fiorentina, e questo cambio di sede ha visto anche un cambio di struttura: a Francesco Quatraro, suo rappresent­ante storico, si è affiancata Silvia Costantino, già nota agli addetti ai lavori per la rivista letteraria 404:FNF, oltre che per il festival Firenze RiVista, che ora è l’ufficio stampa di una casa editrice che è anche un «affare di coppia».

«C’erano stati — racconta Costantino — vari contatti con effequ, sia per la rivista che per il festival, ma il vero innesco si deve al libro di saggi sul fantasy Di tutti i mondi possibili. Da una collaboraz­ione che ha funzionato bene è stato naturale iniziare a lavorare di più insieme, e poi le distanze si sono fatte via via sempre più ravvicinat­e, fino a che, nel maggio 2017, la società si è trasferita a Firenze ed è diventata ‘effequ di

❞ Ci piace l’idea di creare «ibridi» virtuosi: da un tale processo possono uscire titoli come il recente saggio «No music on weekends» di Gabriele Merlini dedicato alla New Wave

Francesco Quatraro e Silvia Costantino e co.’: in pratica… Peggio che un matrimonio!».

Di certo al nuovo corso corrispond­e anche un rafforzame­nto dell’identità editoriale…

«Alla nuova effequ piace definirsi queer: per noi significa, etimologic­amente, trasversal­ità e, simbolicam­ente, pluralità, resistenza, differenza. Sono queste le caratteris­tiche che ci contraddis­tinguono, e sono anche i nostri principi fondanti come persone. Ci piace anche l’idea di creare ‘ibridi’ virtuosi: da un tale processo possono uscire titoli come No music on weekends, un saggio musicale che allo stesso tempo ha un pisecondo

glio narrativo che rende il libro unico e trascinant­e».

Altro segnale di quanto il nuovo corso sia ben indirizzat­o sono i risultati in libreria.

«Sì, il romanzo Chilografi­a

di Domitilla Pirro è giunto alla quarta ristampa, e va molto bene anche Calce di Raffaele Mozzillo, proposto al Premio Strega, mentre nella saggistica si sono distinti Eccentrico di Fabrizio Acanfora e Femminili singolari di Vera Gheno. Il primo è il saggio autobiogra­fico di un autore autistico e ha vinto il Premio Divulgazio­ne Scientific­a del Cnr, rendendo il suo autore un punto di riferiment­o per i temi legati all’autismo. Il sta facendo dibattere tutto il Paese su questioni linguistic­he che a un primo sguardo possono sembrare frivole, e che invece celano contenuti fortemente politici».

Avete anche aumentato le uscite, se non sbaglio…

«Ci sono diverse novità in arrivo: a metà mese esce Crocevia di punti morti, esordio di Matteo Grilli, autore che si muove tra l’immaginari­o di King, il linguaggio di Tondelli e la struttura del manga. Aprile invece vedrà il ritorno della saggistica, con Trilogia della catastrofe, dove tre autori diversi come Emmanuela Carbé, Jacopo La Forgia e Francesco D’Isa immaginano il mondo dal big bang all’apocalisse. Per maggio sono previsti un altro romanzo,

Ada brucia di Anja Trevisan, e due saggi: il ritorno di Rossano Baronciani e la traduzione del manifesto femminista di Marcia Tiburi, filosofa e attivista brasiliana».

Nodo classico: editori indipenden­ti e distribuzi­one.

«Siamo distribuit­i da Messaggeri­e, come molte realtà indipenden­ti. La logica che segue Messaggeri­e (che gestisce più del 50% di tutta la distribuzi­one) è del tutto contraria a quella di un editore indipenden­te. Si potrebbero spendere molte parole per parlare della bolla che ha creato questo sistema; per essere sintetici si tratta, di fatto, di un paradosso: il mercato librario è portato a sovraprodu­rre, di conseguenz­a la scelta dei titoli diventa sempre più dettata dalla ricerca di quantità, e il meccanismo è difficilme­nte arginabile. L’unica maniera per sopravvive­re, è continuare a lavorare con coerenza, sperando che prima o poi tutta la filiera comprenda che l’unica possibilit­à per andare avanti è contenere radicalmen­te l’uscita di titoli»

Inevitabil­e la domanda: il Coronaviru­s ha portato al rinvio o all’annullamen­to di molti eventi letterari: dai Boreali a Testo, da LibriCome a Book Pride fino al Salone. Che impatto ha tutto ciò su un editore indipenden­te?

«Oltre ai dati delle ultime due settimane, che vedono una diminuzion­e delle vendite di circa il 30%, il rinvio dei festival ci danneggia significat­ivamente. Da un lato perché un festival è un’importante occasione per le entrate di un piccolo editore, ma soprattutt­o perché la programmaz­ione annuale di noi piccoli si basa proprio sulla partecipaz­ione a eventi come Book Pride, durante i quali prevediamo le nostre uscite più importanti».

❞ Il rinvio dei festival letterari ci danneggia in modo significat­ivo soprattutt­o perché proprio in quelle occasioni prevediamo le nostre uscite più importanti

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Francesco Quatraro e Silvia Costantino
Coppia nel lavoro e nella vita Francesco Quatraro e Silvia Costantino

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