Rossi: premio a tutta la nostra sanità Contagiati 328 medici e infermieri
Gli Ordini dei medici: «Qualcosa non ha funzionato». I sindaci di centrodestra: protezioni non a norma
Sono 328 i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari contagiati dal virus, l’8% dei toscani risultati positivi. E mentre gli Ordini chiedono di nuovo maggiore protezione il governatore promette un premio economico al personale sanitario. Alla Regione però è chiesto un maggior sforzo sul fronte Rsa, in particolare dal sindaco Nardella: «Subito test a tappeto, siamo in grave emergenza».
Sono 328 i sanitari contagiati dal coronavirus in tutta la Toscana. Il dato, aggiornato a domenica, coincide con l’8 per cento di tutti gli infettati della regione e riguarda medici ospedalieri, infermieri, operatori sanitari, tecnici di laboratorio, soccorritori del 118, medici di famiglia e pediatri di libera scelta. Un dazio pesante, quello dei sanitari, pagato nella lotta al virus. Ma anche un problema per il sistema sanitario, che si trova con le armi spuntate. 97 sanitari contagiati sono nell’Asl Centro, 104 nella Sud Est, ben 127 nella Nord Ovest, il territorio più colpito. Tra loro anche sanitari gravissimi, finiti in rianimazione, come successo al Cisanello e al San Jacopo di Pistoia.
Circa 300 di questi contagiati lavorano per il servizio sanitario regionale, una trentina invece sono pediatri di libera scelta e medici di famiglia. Su questo fronte, un solo medico di famiglia era ricoverato in condizioni critiche, ma ora sta meglio.Così, chi è in prima linea si scaglia contro le carenze del sistema, per dispositivi di protezione insufficienti o inadeguati e per la lentezza con cui tamponi e test sierologici vengono fatti ai sanitari.
Ieri la Federazione toscana degli Ordini dei medici ha lanciato un monito alla Regione. E in una lettera al governatore Enrico Rossi e all’assessore regionale alla Salute Stefania Saccardi, esprime «preoccupazione per l’evoluzione dell’epidemia e per il numero di operatori sanitari contagiati». «Agli ordini provinciali non è stato comunicato, da parte della Regione e del competente assessorato, il numero di operatori sanitari contagiati nella nostra regione — prosegue la lettera — Ma abbiamo notizie che numerosi operatori sanitari sono infettati e ciò impone una seria riflessione sul fatto che vi sia stato qualcosa che non ha funzionato». Ieri, il Nursind, il principale sindacato degli infermieri, ha presentato un esposto alla Procura di Firenze: «Violate le norme penali in ambito di sicurezza del lavoro per non aver fornito agli infermieri dispositivi di protezione idonei». Domenica era stata la volta di Snami, Fismu e Cobas annunciare un esposto per la carenza di protezioni per il personale del 118. L’unità di crisi regionale ha diffidato Nursind «dalla diffusione di notizie false che generano panico nella popolazione».
Da parte sua, il governatore Rossi ieri ha ricordato che in un giorno sono state distribuite 300 mila mascherine: «Abbiamo fatto tutto il possibile — ha spiegato — Nelle corsie Covid garantiamo le mascherine Ffp2, quelle più rinforzate. Ci sembra di far fronte alla situazione, anche se di mascherine non ce ne sono mai abbastanza». Il governatore, in serata, ha poi affidato a un lungo post sui social un ringraziamento agli operatori sanitari.
E ha concluso con la promessa di un premio economico per chi è in prima linea: «Per questo sono convinto che sia giusto rispondere positivamente ai sindacati, Cgil, Cisl e Uil, che chiedono un riconoscimento economico. Il valore economico non pagherà mai lo sforzo e la generosità di questi lavoratori ma è un modo per dire grazie». «Vicinanza e solidarietà ai sanitari che rischiano la vita per salvare quella degli altri, mentre la Regione fornisce loro mascherine non a norma», è stata espressa da una nota di sette sindaci di centrodestra, Michele Conti (Pisa), Mario Agnelli (Castiglion Fiorentino), Luciano Meoni (Cortona), Antonfrancesco Vivarelli Colonna (Grosseto), Alessandro Ghinelli (Arezzo), Francesco Persiani (Massa), Luigi De Mossi (Siena).