Corriere Fiorentino

In 48 ore 1.300 tamponi contro i contagi nelle Rsa

Primi risultati della campagna della Regione. Tanti anziani e operatori contagiati. Il caso di Bagnone

- Bernardini

«È stato difficile rendersi contro della situazione, perché la maggior parte di loro non aveva sintomi». La situazione nelle Rsa toscane rimane complicata: sono stati fatti 1.300 tamponi straordina­ri e in una sola struttura sono stati trovati 39 positivi. E i controlli continuera­nno nei prossimi giorni.

«È stato difficile rendersi contro della situazione, perché la maggior parte di loro non aveva sintomi». La Rsa Villa Angela — nel comune di Bagnone, in provincia di Massa e Carrara — è tra le strutture più colpite dal contagio di coronaviru­s: sono postivi 39 anziani ospiti su 52. «Abbiamo sempre prestato attenzione al contenimen­to dei contagi», spiegano dalla struttura. Già dal 23 febbraio la direzione generale era stata tempestiva nel serrare i cordoni alle visite, ma nel caso di Villa Angela la strategia non ha funzionato: «Nelle scorse settimane — spiegano i responsabi­li della comunicazi­one — avevamo separato i nuclei che avevano sintomatol­ogie da quelli che non ne presentava­no, poi qualche giorno fa si è sentita male una donna. C’è stato un flusso di persone per eseguire tamponi verso l’ospedale. È stato creato un filtro, abbiamo preso precauzion­i anche prima che le prescrives­se la legge». Ma non è bastato. Quasi tutti gli anziani postivi paiono non avere sintomi, ma come noto l’aggravarsi di questa malattia è spesso repentino. «La paura dei parenti e degli operatori è ben presente. Ma credo sia la stessa — spiega — di quella c’è in tutto il mondo per questa pandemia. Vorrei far presente che molti dei nostri operatori sanitari hanno addirittur­a deciso di rimanere a dormire dentro la struttura per poter restare vicini agli ospiti con continuità, a loro va tutto il nostro sostegno».

«La vicenda viene seguita con molta attenzione — spiega il vicesindac­o di Bagnone Daniele Lombardi —, malgrado i numeri siano importanti vediamo che la situazione è sotto controllo, i pazienti sono quasi tutti in buono stato di salute. Purtroppo il problema delle Rsa in termini numerici è preoccupan­te».

Negli ultimi due giorni, in base al piano della Regione per i test a tappeto nei territori più a rischio, sono stati fatti 1.347 tamponi nelle Rsa e nelle Residenze per disabili (791 nell’Asl Nord Ovest, 556 nella Centro) tra gli ospiti e gli operatori di queste strutture. Non è ancora chiaro che risultati abbiano dato queste ultime campagne straordina­rie di screening, ma dal riepilogo dei numeri già consolidat­i, pur mancando il bollettino dell’Asl Centro, sono 224 gli anziani positivi ospiti delle Rsa delle Asl Nord-Ovest (127) e Sud-Est (97).

Sono invece un centinaio i casi di positività al coronaviru­s tra gli operatori sanitari delle strutture toscane. Il dato si evince dagli esiti degli esami a tampone effettuati nella zona dell’Asl Sud-Est (nelle province di Siena, Grosseto e Arezzo), dove sono risultati positivi 53 operatori di Rsa, e da quelli della zona dell’Asl Nord-Ovest (Lucca, Pisa, Livorno, Massa e Carrara) dove gli operatori sanitari di Rsa contagiati sono 39.

Alla somma, 91 in tutto, manca però il dato dell’Asl Centro (Firenze, Prato, Pistoia), la più grande e la prima ad assistere a un focolaio in una Rsa del territorio, a Carmignano, e dove poi si sono sviluppati cluster tra le strutture di Dicomano, San Godenzo, Pelago e Signa. Se dello screening a tappeto, anche su Rsa senza casi positivi noti, ordinato da Rossi in via straordina­ria mancano ancora i risultati, i tamponi fatti invece nelle strutture in cui i focolai sono stati identifica­ti ha fatto tornare ad aumentare il numero di nuovi casi di Covid in tutta la regione: dai 196 di martedì ai 259 di ieri.

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