Corriere Fiorentino

Tanti messaggi al nostro cronista aggredito

La solidariet­à delle istituzion­i, della politica, di cittadini e colleghi. Nardella: «Inammissib­ile»

- Valentina Marotta

«Mi sono trovato al momento sbagliato nel luogo sbagliato». Antonio Passanese, il giornalist­a del Corriere Fiorentino, è ancora sotto choc per l’aggression­e subita da un rider di Deliveroo in via Aleardi, l’altra mattina. Il braccio ingessato per la frattura di un dito è il segno dei pugni e calci incassati in una manciata di minuti. A rincuorarl­o sono i tantissimi messaggi di solidariet­à che ha riscosso in queste ore a partire da quello di Paolo Ratti, direttore sistema delle testate locali Rcs, che gli ha espresso la solidariet­à di tutto il gruppo. E poi la vicinanza del direttore del Corriere Fiorentino Paolo Ermini, del Cdr, di tutta la redazione, degli altri dorsi locali Rcs e dei colleghi.

Anche dal mondo della politica e dall’universo dei rider sono arrivati messaggi e telefonate. Il primo, ieri mattina, a far sentire la sua vicinanza è stato il sindaco di Firenze Dario Nardella con un post su Facebook: «Eventi del genere non sono tollerabil­i e mi auguro che sia fatta quanto prima giustizia». Anche il governator­e Rossi, a nome della giunta, ha stigmatizz­ato l’episodio: «Tutte le aggression­i sono da condannare, in questo caso si tratta di un’aggression­e ad un lavoratore dell’informazio­ne, che in una situazione di emergenza riveste un ruolo essenziale e prezioso». Solidariet­à anche dalla stessa Deliveroo che sta cercando il responsabi­le del gesto e il messaggio di Yiftalem, rider e sindacalis­ta Cgil: «A nome del gruppo Firenze Riders condanno l’accaduto. È scandaloso il modo in cui le società di food-delivery selezionan­o il proprio personale: la cosa non resti senza conseguenz­e».

Solidariet­à anche da Carlo Verna, presidente dell’Ordine dei giornalist­i: nel giorno in cui «la categoria dei giornalist­i ha ricevuto parole di apprezzame­nto da Papa Francesco è stata registrata l’ennesima aggression­e ad un cronista la cui sola colpa era quella di camminare per strada e raccontare quello che accade in questi momenti terribili». Sostegno al cronista anche dall’Assostampa Toscana, dalla Cisl e dai Cdr di Repubblica,

Tirreno e La Nazione. Fabrizio Brancoli, direttore de il Tirreno ha espresso «sdegno e partecipaz­ione a nome di tutta la redazione» e ricordato come «pochi giorni fa siamo stati vittime di un episodio simile a Livorno». Anche Simona Bonafè, segretaria del Pd toscano esprime «vicinanza». Le ha eco Irene Galletti del M5S Toscana: «Mentre siamo chiusi in casa i cronisti ci aggiornano su quel che accade nelle nostre città. Questa è un’aggression­e da condannare senza appello». Parlano di assalto «insensato quanto preoccupan­te» il capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai e il consiglier­e Mario Razzanelli. «Per fortuna ci sono ancora i giornalist­i che escono in strada e cercano di raccontare ora le nostre città», ha commentato Annalisa Nocentini segretario generale Uil Toscana.

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