Corriere Fiorentino

«Le partite? Le rivivo con le figurine»

Corrado Formigli: sto completand­o l’album Panini insieme a mio figlio

- Stefano Rossi

«Si stanno sbiadendo i ricordi di calcio che ho, mi sembra che l’ultima partita sia stata giocata un secolo fa». Corrado Formigli, conduttore della trasmissio­ne Piazzapuli­ta su La 7, sente la nostalgia del pallone che rotola. Gli manca la maglia viola, la passione di una vita che sta cercando di trasmetter­e anche a suo figlio.

Formigli, c’è un po’ di Fiorentina nel suo quotidiano?

«Si manifesta in due modi, il primo è l’album Panini che non tramonta mai. Insieme a Giorgio, che ha cinque anni, apriamo le bustine sperando di trovare i giocatori della Fiorentina.

Il nostro obiettivo adesso è riempire quelle pagine viola».

E il secondo?

«È il lavoro che sto facendo su di lui. Vivo nella capitale, mio figlio è per metà anche tifoso gialloross­o. Non ha ancora scelto da che parte stare fino in fondo. A Natale ha ricevuto un astuccio della Roma, lo utilizzava per andare a scuola. Poi gliene ho regalato io uno della Fiorentina ma adesso deve stare casa e quindi non può ostentarlo».

Funzionerà per trasformar­lo in un tifoso viola al 100%?

«Mi auguro di sì...».

Anche sul lavoro, in tv la vediamo sempre impegnato…

«Alla fine c’è più da fare adesso a casa rispetto a prima quando si andava in redazione. Sono sempre al telefono, facciamo continue riunioni e seguiamo notiziari in sequenza per essere sempre aggiornati su ciò che avviene. Non avanza molto tempo. Nonostante ciò mi aggiorno sulla squadra, leggo su internet e sui giornali ciò che succede.

So che molti tifosi stanno facendo di più, riguardano le vecchie partite della Fiorentina su YouTube. Io fino a oggi non ci sono riuscito, vediamo nei prossimi giorni cosa succede».

Quale rivedrebbe volentieri? Tutti hanno una partita del cuore...

«La mia è un po’ particolar­e, non è una vittoria contro la Juventus come spesso capita. Mi piacerebbe rivivere quelle sensazioni ma con un finale diverso. La racconto: era il 1993, l’ultima gara di campionato. A Firenze arrivò il Foggia, vincemmo 6-2. Fu una vittoria strepitosa ma non servì a nulla perché andammo in Serie B. Ricordo il sole di giugno meraviglio­so, io ero in Maratona. Guardavo dietro la curva Fiesole, si intravedev­a la collina colorata. Sembrava dipinta. Ero con la mia ragazza dell’epoca, le lacrime scendevano sotto gli occhiali da sole».

Lei ha un’idea di quando e riprenderà il campionato di Serie A?

«No, ma credo che si sarebbe dovuto fermare prima. Atalanta-Valencia lo racconta con ciò che sta succedendo a Bergamo. La situazione attuale ci sta facendo riscoprire un forte senso di solidariet­à. Quando tutto questo sarà finito, anche il nostro calcio uscirà cambiato: ci sarà maggiore sobrietà e meno spreco di risorse».

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Corrado Formigli, conduttore de La 7 e tifoso della Fiorentina

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