Sting: mi manca la mia casa in Toscana
Il messaggio d’affetto della star agli amici italiani, pensando a Figline
«Salve amici italiani. So quanto continuate a soffrire. Mi mancate tutti. Mi manca il mio Paese preferito. Mi manca la mia bella casa in Toscana». Il messaggio d’affetto di Sting arriva via Facebook — attraverso la pagina del produttore Pascal Vicedomini — e si accoda a quelli di tanti altri artisti che hanno espresso solidarietà all’Italia colpita dal coronavirus, dai Pearl Jam a Brian May dei Queen, dai R.E.M. agli U2. Tutti hanno dedicato una canzone e un pensiero. L’ex Police però lo fa parlando in italiano, seduto su una sedia in uno studio di registrazione londinese, inquadratura stretta e verticale col telefonino, stile amatoriale, empatico, «vicino». E imbraccia la chitarra. Ripensa alla sua tenuta Il Palagio in Valdarno e a quello che ha eletto a «paese preferito» e poi ci canta la sua The Empty Chair, brano che tre anni fa fu candidato ai premi Oscar come colonna sonora del documentario Jim: The James Foley Story: «C’è un raggio di luce in cui io conto i miei giorni. Quindi non disperare della sedia vuota, in qualche modo sarò lì» canta Sting i versi di speranza della sua canzone. Perché «sono sicuro – dice – che in questo momento terribile molti di voi si sono separati da quelli che amano: questa canzone parla delle persone care che ci mancano, di chi non può tornare a casa e così lasci al tuo tavolo una sedia vuota per ricordarli».Il rocker Gordon Matthew Thomas Sumner in arte Sting è tornato a Londra per passare la quarantena con la moglie Trudie Styler. Ma la gran parte dell’anno lo passa nella sua casa di Figline Valdarno. «Sono in Inghilterra, per ora libero dal virus ma come voi sto a casa per tenere la mia famiglia e i miei amici al sicuro – continua nel suo videomessaggio – Guardo le notizie ogni giorno e mi rendo conto che quanto è successo in Italia adesso sta accadendo in tutto il mondo. Mi mancate tutti».