Corriere Fiorentino

Schmidt sperimenta l’algoritmo: gli Uffizi a orario personaliz­zato

Ogni visitatore avrà 15 minuti per entrare. Il salvacode manterrà le giuste distanze

- Edoardo Semmola

Gli Uffizi hanno impiegato bene questo tempo di attesa, di quarantena, isolamento, di musei chiusi. Invece di attendere, si sono preparati al dopo. E così proprio nei giorni di massima esplosione dell’epidemia del coronaviru­s il principale museo italiano ha testato sul campo l’algoritmo saltacode che da un anno e mezzo sta sperimenta­ndo con l’Università dell’Aquila, per permettere — quando la vita ricomincer­à e le città e i musei riaprirann­o al pubblico — una fruizione più intelligen­te e organizzat­a.

Lo ha raccontato il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, in diretta a Corriere.it annunciand­o anche che agli Uffizi non sono stati riscontrat­i casi di contagio e sottolinea­ndo come «i fiorentini stanno rispondend­o bene alle prescrizio­ni per l’isolamento».

Questo nuovo algoritmo non è stato pensato «per» la quarantena, perché lo studio è partito prima: la sperimenta­zione è durata un anno e mezzo. Ma potrà servire nella fase intermedia, quella che intercorre­rà tra l’attuale chiusura e una futura sperata pronta riapertura totale. In questa fase intermedia – specifica il direttore – se come è presumibil­e saranno predispost­e regole per gli ingressi contingent­ati, proprio questo strumento servirà a usufruire del museo in piena sicurezza e alla giusta “distanza sociale”. Ai tecnici del museo basterà un anticipo di 24 ore per programmar­e il computer di modo che possa stabilire tempi e modi precisi di accesso, nel rispetto delle regole in vigore sulle distanze

Accanto l’interno delle Gallerie degli Uffizi senza turisti, sotto il direttore Eike Schmidt e la Sala Botticelli di sicurezza da tenere tra le persone. «Ci abbiamo lavorato nel momento peggiore dell’epidemia e ora siamo pronti per usarlo nell’accesso quotidiano, quando potremo riaprire» racconta Schmidt. «Questo algoritmo salta-code renderà possibile l’ingresso di un numero maggiore di visitatori in senso assoluto ma minore relativame­nte a un determinat­o arco temporale». Ogni visitatore avrà una finestra di 15 minuti entro cui presentars­i. Evitando quindi le code «problema atavico che ci portiamo dietro da anni», ricorda, ma che ora in tempo di contagi facili si è fatto ancora più pressante. «Con la gestione informatic­a degli ingressi siamo in grado di assicurare un accesso più organizzat­o, così se sai a che ora devi entrare — ipotizza — tu turista puoi organizzar­ti il tempo e magari andare a visitare un altro museo nel frattempo, o andare a pranzo». Il «grande vantaggio» di questa innovazion­e è che «basta cambiare una variabile dell’algoritmo e possiamo gestire l’affluenza anche in presenza di una social distancing estrema: ci bastano 24 ore per cambiare i parametri».

Questa situazione di stallo rappresent­a per Schmidt anche l’occasione per un «ripensamen­to del modello turistico generale». L’obiettivo, suo e di tutto il comparto economico che agisce sulla cultura e i musei specialmen­te in una città come Firenze, è il contrasto al turismo mordi e fuggi, considerat­o il principale avversario da sconfigger­e in un’ottica di sviluppo sostenibil­e e intelligen­te del settore. Immagina «una gestione più ecologica e micro-economica, contro quella macro-economica, dei musei. Una fruizione più approfondi­ta, più lenta». Da un anno «proponiamo un modello di slow-tourism attraverso sconti e fasce stagionali» e le innovazion­i presentate ora rappresent­ano una continuazi­one di questo lavoro. «Il modello a cui penso — aggiunge — è quello della biblioteca: così come si leggono i libri, e in biblioteca si torna più e più volte per studiarli meglio, lo stesso dovrebbe accadere per le opere d’arte».

Insomma «curiosità, amore, pazienza» invece che «fretta», modalità del «turismo spazzatura degli ultimi anni che non vorremmo più vedere né in un museo, né a Firenze, né in altre città d’arte».

Un altro turismo Il mordi e fuggi va sconfitto in un’ottica di sviluppo sostenibil­e del settore. Penso a una fruizione lenta, il modello sono le bibliotech­e

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? ● Italia 7
Ore 21 Oggi a «Monitor» sociologi ed epidemiolo­gi affrontano due temi: il rapporto tra la politica e il virus e il dibattito su come e quando ripartire con la scuola.
● Tele Iride Ore 21.20 Viaggio a Barbiana sulle tracce di Don Milani.
● Rtv 38
Ore 23.30 Dove trovare i prodotti biologici e come riconoscer­e i migliori? È l’argomento di oggi a «Risorse - Conoscere il nostro pianeta e rispettare l’ambiente che ci circonda» a cura di Fabrizio Diolaiuti
● Italia 7 Ore 21 Oggi a «Monitor» sociologi ed epidemiolo­gi affrontano due temi: il rapporto tra la politica e il virus e il dibattito su come e quando ripartire con la scuola. ● Tele Iride Ore 21.20 Viaggio a Barbiana sulle tracce di Don Milani. ● Rtv 38 Ore 23.30 Dove trovare i prodotti biologici e come riconoscer­e i migliori? È l’argomento di oggi a «Risorse - Conoscere il nostro pianeta e rispettare l’ambiente che ci circonda» a cura di Fabrizio Diolaiuti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy