Spiagge (meno) libere: prenotazione in vista
Le nuove regole dell’Inail per l’estate: così si preparano i sindaci toscani
Da Orbetello alla Versilia: ecco come i sindaci si preparano ad attuare (se confermate) le linee guida (stabilite da Inail e Istituto Superiore di Sanità) che riguardano anche le spiagge libere con il posto da prenotare.
Estate nelle spiagge libere? Attenzione, perché saranno a numero chiuso e andranno prenotate tramite una App. Sulla spiaggia ci saranno volontari della Croce Rossa a controllare il distanziamento dei bagnanti, perfino sulla battigia, e non è escluso che possano esserci anche vigili a fare multe a chi sgarra.
Se negli stabilimenti balneari privati dovranno essere almeno 5 i metri di distanza tra file di ombrelloni, nelle spiagge libere le regole saranno più o meno le stesse, con la differenza che, in questo caso, dovranno essere i Comuni a garantire il rispetto delle distanze regolamentari ed evitare contatti in spazi che di solito non sono divisi ed anzi sono l’emblema dell’assembramento. In Toscana l’unico caso di spiaggia libera «a numero chiuso» finora era quella di Alberese, riserva naturale. Il compito per le amministrazioni comunali sarà tutt’altro che semplice. A suggerire le regole, nero su bianco, è il «Documento tecnico sulle misure di contenimento del contagio» redatto dall’Inail. Ai Comuni si raccomanda innanzitutto «un’intensa attività di comunicazione e sensibilizzazione, oltre che con gli strumenti tradizionali, anche attraverso social media, volta a favorire un comportamento corretto e consapevole da parte dell’utenza». Sarà necessaria «l’affissione di cartelli in diverse lingue contenenti indicazioni chiare sui comportamenti da tenere, in particolare il distanziamento sociale di almeno un metro e il divieto di assembramento». E poi, cosa ancora più complessa, andrà preliminarmente mappato e tracciato il perimetro di ogni allestimento (ombrellone/sdraio/sedia) con posizionamento di nastri «per permettere agli utenti un corretto posizionamento delle attrezzature». In questo modo, sarà possibile capire la capienza massima della spiaggia definendo anche turni e prenotazioni degli spazi già regolamentati, magari attraverso l’utilizzo di App e piattaforme on line, come suggerito da Inail. Ma non finisce qui. Dovranno essere valutate, indica l’Inail, «disposizioni per limitare lo stazionamento dei bagnanti sulla battigia per evitare assembramenti», oltre a dover «essere assicurate opportune misure di pulizia della spiaggia e di igienizzazione delle attrezzature comuni, come ad esempio i bagni».
Orbetello, nel cui territorio ci sono sia la Feniglia che la Giannella, è uno dei Comuni più in difficoltà, con ben 34 chilometri di spiagge pubbliche. Il sindaco Andrea Casamenti ha già le idee chiare, «ma aspettiamo di sapere da Inail quanti sono i metri di distanziamento per le spiagge libere, ancora non indicati». Dopodiché, il piano è pronto: «Abbiamo stretto un patto con gli stabilimenti privati, ai quali concederemo più spazio di spiaggia in cambio di sorveglianza dei loro bagnini sulle spiagge libere vicine». Per le spiagge libere più lunghe, la sorveglianza sarà affidato al volontariato: «Erogheremo contributi alla Misericordia di Albinia e alla Croce Rossa di Orbetello affinché i loro volontari possano controllare i bagnanti, in caso di necessità potranno chiamare i vigili». E come fare per dividere la spiaggia in postazioni? «Stiamo pensando a paletti in legno, più eleganti dei nastri bianchi e rossi». Quanto alla App, «meglio senza prenotazioni» conclude Casamenti. Contrario alle prenotazioni anche Giorgio Del Ghingaro, sindaco di Viareggio: «Penso alla spiaggia della Lecciona, lunga 3 chilometri, troppo per l’accesso contingentato, almeno che non ci diano fondi governativi per controlli seri, dove sarebbe utile il volontariato, ma attraverso risorse». Favorevole invece alle prenotazioni on line il sindaco di Massa Francesco Persiani: «Batteremo la strada degli accordi con gli stabilimenti privati per farci dare una mano sui controlli, ma tutto è ancora in divenire».
❞ Casamenti Paletti di legno per limitare gli spazi e accordi con i bagni per controllare la battigia
❞ Del Ghingaro La Lecciona è 3 km, troppi per limitare gli accessi: ci servono più risorse