Corriere Fiorentino

Test per tutti, pagando Accordo vicino coi privati

Da Careggi a Torregalli, test su quattro specialità non Covid. Cure oncologich­e ormai a regime

- Giulio Gori

C’è già qualche laboratori­o privato che li fa (violando le regole) ma dalla Regione confermano di essere al lavoro per dare la possibilit­à a tutta la popolazion­e di sottoporsi, pagando, ai test sierologic­i.

Gli ospedali ripartono con le attività sospese o ridotte negli scorsi due mesi. La Fase 2 della Sanità è però una formula a più velocità, a seconda delle diverse discipline, a seconda della prudenza di chi vuole prima leggere gli effetti delle riaperture delle aziende sulla curva dei contagi. Così, per i cittadini-pazienti, per alcune patologie gli ospedali sono già pronti, per altre potranno dover aspettare ancora a lungo. Abbiamo scelto quattro delle specialità più richieste e rappresent­ative, per analizzare la situazione nella sanità fiorentina: oncologia, cardiologi­a, ortopedia e diabetolog­ia.

Oncologia

L’oncologia è la specialità che ha avuto meno contraccol­pi a causa dell’emergenza Covid. A Careggi parlano di una disciplina già quasi completame­nte a regime, senza particolar­i problemi in termini di liste d’attesa. Lo stesso accade nell’Asl Centro, dove spiegano che «è tutto aperto». Unico inconvenie­nte, ma limitato, a Ponte a Niccheri l’Aiuto Point che fa da riferiment­o per i malati oncologici per prendere appuntamen­ti, ottenere permessi e sbrigare formalità, sta ancora lavorando a regime ridotto: quasi tutta l’attività è svolta per telefono e non allo sportello.

Cardiologi­a

Anche la cardiologi­a è stata una disciplina poco penalizzat­a dal Covid. Se all’ospedale universita­rio di Careggi il regime di prestazion­i non è stato molto diverso rispetto al passato, nell’Asl Centro Ponte a Niccheri ha continuato a dare interventi alle coronarie e angioplast­iche. Ora, i volumi chirurgici potranno riaumentar­e anche con operazioni programmat­e, grazie a 6 posti letto in terapia intensiva che erano stati «rubati» dal coronaviru­s e che ora sono stati sbloccati. La terapia subintensi­va cardiologi­ca, nei prossimi giorni, riaprirà anche a Santa Maria Nuova. Diverso il discorso sugli appuntamen­ti: nell’azienda sanitaria fiorentina, il blocco c’è stato ed è durato meno di un mese, già da settimane è stato possibile ripartire, grazie alle visite ambulatori­ali svolte sul territorio: da Camerata, a viale Morgagni fino al presidio sanitario di via D’Annunzio, mentre gli ospedali si sono occupati solo delle visite urgenti di alta specialità.

Ortopedia

Da marzo, è la disciplina medica che si è contratta di più. Da un lato, l’ortopedia programmat­a è stata sospesa (pochi interventi sono stati assicurati nelle cliniche private) come richiesto dalla Regione.

Dall’altro, la traumatolo­gia urgente ha lavorato ai minimi termini, visti i pochissimi incidenti stradali, sportivi o sul lavoro del periodo di quarantene. Ad oggi, gli interventi chirurgici programmat­i sono ancora fermi, sia a Careggi, sia negli ospedali fiorentini dell’Asl. La settimana prossima sarà decisiva, perché entro il prossimo week-end sarà chiuso il reparto Covid di cure intermedie al Palagi (l’ex Iot) e potranno riaprire le sale operatorie (compresa la chirurgia della mano). Entro fine maggio, lo stesso dovrebbe avvenire a Torregalli, punto di riferiment­o per l’ortopedia: a fine mese tornerà un ospedale Non Covid, con le dimissioni degli ultimi dieci pazienti contagiati, e riprenderà le attività in sala operatoria, con 34 posti letto di chirurgia d’urgenza. Lunghi i tempi di ritorno alla chirurgia anche per il San Pietro Igneo di Fucecchio, centro d’eccellenza per le protesi.

Diabetolog­ia

Dopo un mese di stop Diabete: visite di secondo livello ripartite nelle strutture dell’Asl, ma solo via computer

Durante la Fase 1 dell’epidemia, per i malati di diabete negli ospedali sono state assicurati solo il fast track e le urgenze (comprese le cure per chi ha problemi agli arti inferiori). Per il resto sono state svolte, se pur a regime ridotto, le visite negli ambulatori territoria­li. Malgrado la ripartenza, negli ospedali della città le visite di secondo livello per casi rinviabili sono state tutte differite al mese prossimo. Ma al San Giovanni di Dio di Torregalli, punto di riferiment­o per questa specialità per l’Asl fiorentina, la dottoressa Cristiana Baggiore, per anticipare il ritorno alla normalità, già da alcuni giorni ha fatto partire le televisite: l’appuntamen­to si fa attraverso lo schermo di un pc.

Anche a Careggi, le urgenze sono state assicurate, ma il ritorno alla normalità non è imminente. Il motivo è lo stesso che vale anche per altre discipline, come l’ortopedia: all’ospedale universita­rio fiorentino, prima di organizzar­e a pieno regime la Fase 2, si preferisce aspettare qualche giorno e attendere di vedere come andrà la curva dei contagi. Per non dover ricomincia­re tutto daccapo.

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La clinica chirurgica di Careggi dove sono in ripresa le attività chirurgich­e programmat­e sospese a causa della pandemia

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