Corriere Fiorentino

Le proteste con l’inno e il Tricolore

Gli ambulanti all’Isolotto, trecento ristorator­i in piazza Signoria: «Mantenete le promesse»

- Simone Innocenti

Due iniziative per chiedere un aiuto «che non è ancora arrivato». Protagonis­ti dei due momenti, in due diversi posti di Firenze, gli ambulanti aderenti ad Assoidea, che ieri mattina erano all’Isolotto, e i ristorator­i, che invece hanno fatto un minicorteo in centro.

Due iniziative per chiedere un aiuto «che non è ancora arrivato». Protagonis­ti dei due momenti, in due diversi posti di Firenze, gli aderenti ad Assoidea, che ieri mattina erano all’Isolotto, e i ristorator­i, che invece hanno fatto un minicorteo in centro. Entrambe le iniziative sono state seguite dalla Digos. Ieri mattina, verso le 10, all’Isolotto una cinquantin­a di commercian­ti hanno chiesto regole chiare e certe per la riapertura dei mercati ambulanti con un flashmob terminato con uno striscione srotolato in piazza: 50 metri di tricolore. «Pronti a riaprire e farlo in sicurezza. È più sicuro fare degli acquisti così che nelle catene dei grandi centri commercial­i che sono al chiuso», spiega Alessio Pestelli, presidente di Assidea.

In centro è il ristorator­e Pasquale Naccari a guidare cuochi, camerieri, e titolari in una passeggiat­a dal Duomo fino a piazza della Signoria: oltre 300, per la polizia, le persone presenti. Tutti a braccia aperte, per mantenere la distanza, e cantando l’inno di Mameli, gli aderenti ai Ristorator­i toscani hanno portato anche alcuni striscioni con scritto «Comune, Regione, Governo, basta chiacchier­e adesso i fatti», e «dipendenti = nostra famiglia». I manifestan­ti non hanno voluto incontrare rappresent­ati delle istituzion­i e politici. «Siamo stanchi delle promesse — dice Pasquale Naccari, presidente del ristorator­i — stanno giocando con la nostra esasperazi­one ma l’equilibrio sta per finire. Abbiamo presentato le nostre richieste l’8 marzo. Dal 2 giugno non accetterem­o più nulla».

«Ci stanno chiedendo di riaprire ma non abbiamo regole chiare su come farlo — sottolinea­no altri ristorator­i -. Manca una linea guida e abbiamo sulle spalle il peso del fisco, delle bollette da pagare, degli affitti. I nostri dipendenti aspettano la cassa integrazio­ne da due mesi». La Regione pensa di far slittare l’apertura il 25 maggio e se passeranno le linee guida Inail, i tavolo saranno distanziat­i di 4 metri. «Noi vogliamo le linea guida, non importa se slitta la riapertura. Distanziam­enti di 4 metri? Ci sono molte che così chiuderann­o».

Regole «Vogliamo le linee guida, con la distanza di quattro metri molti di noi chiuderann­o»

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La manifestaz­ione di ieri mattina in piazza dell’Isolotto degli ambulanti
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(foto Berti/Sestini) La protesta degli ambulanti di Assidea all’Isolotto A destra, quella dei Ristorator­i toscani in piazza della Signoria
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