Presto il via ai test a pagamento per tutti
La Regione sta perfezionando il contratto coi laboratori privati: «Siamo al lavoro»
La Regione presto dovrebbe dare il via libera alla possibilità per tutti di fare test sierologici a pagamento nei laboratori privati. L’opportunità era già contemplata dall’ordinanza numero 54 della giunta di Enrico Rossi, ma per entrare in vigore ha bisogno di un contratto stipulato tra la Regione e i laboratori privati, con un prezzo calmierato per l’utente.
La svolta è imminente, come è stato spiegato dall’assessorato regionale alla Salute alla alcuni responsabili dei laboratori. Una conferma è arrivata ieri sempre dagli uffici di via Alderotti: «Ci stiamo ancora lavorando», è stata la risposta, che forse raffredda le aspettative dei privati, che aspettavano il fax col contratto tra ieri e oggi, ma che conferma la volontà di andare nella direzione di allargare la possibilità di fare il test anche a chi non rientra nelle 21 categorie economiche cui le ordinanze regionali hanno dato la priorità.
Ad oggi è ancora vietato fare test a persone che non rientrano in settori professionali o che non hanno il certificato del proprio medico di famiglia. Il laboratorio che lo fa «viola l’ordinanza», spiega secca l’assessore Stefania Saccardi. Lo stesso aveva detto il governatore Rossi, una settimana fa, nella conferenza stampa organizzata sull’ultima ordinanza sullo screening sierologico. Al contrario, per le categorie autorizzate è già possibile fare il test a pagamento, nel caso in cui si abbia bisogno — per necessità lavorativa o solo per apprensione — di saltare la fila.
Ma tra i laboratori privati qualche fuga in avanti, qualche «errore», c’è già. Nei giorni scorsi una nostra lettrice, commerciante di abbigliamento (che non rientra tra gli autorizzati), ha fatto il test a pagamento alla Biomolecular Diagnostic di via Porpora, a Firenze. E ieri, da nostra prova, è risultato tutto confermato. Al centralino ci hanno spiegato che è possibile fare il test rapido (a 25 euro) e il test quantitativo (a 50 euro) anche senza rientrare nelle categorie previste dalla Regione e senza certificato medico. «Visto il grande afflusso di questi giorni — spiega la responsabile Chiara Tanino — Abbiamo dovuto mettere dei biologi a rispondere al centralino e può darsi che qualcuno abbia fatto un errore».
Fughe in avanti In un centro fiorentino tariffe pronte: 25 euro per quello rapido E c’è chi l’ha già fatto