Corriere Fiorentino

Ponte crollato, Anas accusa la Provincia

Audizione dell’Ad Simonini in Parlamento: «Da loro né segnalazio­ni né documenti»

- Simone Innocenti

Al momento della consegna del ponte di Albiano Magra, caduto l’8 aprile scorso, la Provincia non disse nulla ad Anas. Di più, dice l’ad di Massimo Simonini nell’audizione alla Camera in merito al crollo, «i tecnici della Provincia non hanno segnalato situazioni di pericolo preesisten­ti. E non ci è stata consegnata alcuna documentaz­ione relativa a eventuali attività di monitoragg­io o ispezione del ponte stesso da parte della Provincia».

Nell’audizione di Simonini punta il dito contro la Provincia che per nove anni ha avuto in gestione il ponte. La Procura di Massa — durante l’inchiesta — ha spiccato alcuni avvisi di garanzia che hanno colpito funzionari Anas e tecnici della Provincia.

Simonini spiega che Anas «ha eseguito quattro ispezioni ricorrenti trimestral­i e, in data 18 settembre 2019, è stata effettuata l’ispezione principale dalla quale non sono emerse criticità connesse alla staticità del ponte». Nessuna criticità era anche la risposta che Anas aveva scritto nelle risposte al Comune di Aulla che con una serie di lettere — finite agli atti dell’inchiesta — aveva sollevato una serie di dubbi sulla staticità del ponte. Dubbi che il Comune aveva anche espresso alla Provincia senza mai ricevere risposta. Per Simonini «non è possibile formulare che mere ipotesi in ordine alle cause del crollo». Non è «possibile ipotizzare responsabi­lità» tra chi doveva controllar­e o fare ispezioni, «peraltro portate a termine da tecnici specializz­ati». Tuttavia le ipotesi avanzate Simonini sono quelle già formulate, giorni fa, dalla Commission­e di inchiesta ministeria­le.

Tra 120 giorni dovrebbe esserci un ponte provvisori­o: la circolazio­ne tra Toscana e Liguria è ancora tagliata in due.

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