Corriere Fiorentino

Tanti alle messe ritrovate Parroci con mascherina

Boyscout all’entrata, i sacerdoti (con la mascherina) indicano i percorsi per la comunione

- Mauro Bonciani

Tanti più fedeli di un lunedì normale, gioia e attenzione alle misure anti Covid nel primo giorno del ritorno alle messe con i fedeli a Firenze. Un ritorno con mascherine anche per i sacerdoti, vissuto con emozione nelle parrocchie, in periferia come in centro.

Gioia. Negli occhi che sorridono sopra le mascherine, nel «darsi di gomito» degli amici che si ritrovano in chiesa, nella parole dei sacerdoti, nei commenti di chi si sofferma dopo la celebrazio­ne. Gioia perché da ieri è stato possibile celebrare le messe alla presenza dei fedeli e in tanti, certo più di un lunedì qualsiasi, hanno varcato la soglia di basiliche e chiese a Firenze.

Le prime messe con i fedeli — con le mascherine indossate anche dai sacerdoti, le panche dov’è possibile sedersi solo agli estremi, i dispensato­ri di gel e la capienza massima indicata da manifesti appesi in bella vista, i percorsi in entrata diversi da quelli di uscita — sono iniziate di mattina presto e tutto è andato bene grazie anche all’aiuto dei boy scout, che in alcune chiese hanno garantito l’accoglienz­a, e dei parrocchia­ni che appena finite le funzioni religiose si sono messi a disinfetta­re panche e sedie.

In San Piero in Palco, a Gavinana, la prima messa si è celebrata alle 9,30 eppure c’erano oltre quaranta persone, ben distanziat­e e tutti con la mascherina, tolta solo per l’eucarestia. «Di solito ci sono meno fedeli il lunedì — spiega il parroco, don Francesco Chilleri — È andato tutto bene e come ho detto all’inizio della funzione è stato un momento bello, emozionant­e, tanti fedeli poi mi hanno detto che per loro è stato lo stesso, con la gioia in più dell’anniversar­io dei 100 anni dalla nascita di San Giovanni Paolo II che è proprio il 18 maggio. In questo periodo siamo stati tutti più attenti alle piccole cose e per questo ho voluto suonare le campane a festa sia all’inizio che alla fine della santa messa, per dare un messaggio a tutti, anche agli anziani che non sono potuti venire, della bellezza di questo ritorno».

Alla Sacra Famiglia in via Gioberti hanno installato distributo­ri automatici di gel, basta metterci sotto le mani senza toccare nulla, e anche dai salesiani sia la mattina che nel pomeriggio la chiesa è stata più affollata del consueto. Alla messa delle 18 il parroco Andrea Marianelli non celebra ma «guida» i fedeli spiegando all’inizio di rimanere sempre distanti e che per la comunione occorre occupare il corridoio centrale per avvicinars­i all’altare e poi prendere i corridoi laterali per tornare al proprio posto «stando sempre ben distanziat­i, mi raccomando eh!», dice al microfono. «È molto bello tornare qui insieme, anche se in modo un po’ anomalo, tornare all’eucarestia con il popolo — afferma dall’altare don Roberto, uno dei religiosi che concelebra — La preghiera non si è mai interrotta, quella personale o quella sui social, ma c’era bisogno di tornare a stare insieme, specie in questi tempi difficili». A fine messa un gruppo di vecchie amiche si ferma a parlare sul sagrato, a semicerchi­o per non essere troppo vicine: «Il rischio c’è — dice una — ma non si bisogna farsi prendere dalla paura e oggi è stato bello uscire per tornare a messa».

Nella più che millenaria chiesa di Santa Maria Maggiore, tra l’omonimo vicolo e via Cerretani, con le nuove regole i posti sono davvero pochi, 28, e due boy scout, Federico e Giovanni, fanno accoglienz­a, contando chi entra per non «sforare» e distribuen­do gel. Don Giovanbatt­ista saluta i fedeli, una ventina, alcuni stranieri — «Mi domandavo come sarebbe stata questa prima messa... è emozionant­e» — e tra le panche marito e moglie stanno seduti accanto, sorridenti: «Noi veniamo sempre qui e ci è mancato molto non poterlo fare: la messa è gioia, una grande gioia, e oggi siamo felici».

Don Chilleri «Tornare insieme è stato emozionant­e, ho voluto suonare le campane a festa»

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(foto Santoni/Sestini) I due boyscout fuori da Santa Maria Maggiore
 ?? (foto Berti/Sestini) ?? La messa partecipat­a alla Sacra Famiglia
(foto Berti/Sestini) La messa partecipat­a alla Sacra Famiglia

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