E in periferia tutti in fila Il boom dei parrucchieri
Agende piene per due settimane, ma già da giorni
Il primo giorno di riapertura va bene in periferia e va peggio in centro, complice la mancanza di turisti. Parrucchieri ed estetiste vanno a gonfie vele. Emblematica in tal senso è la scena che si registra intorno alle 11 fuori dal parrucchiere Vogue nel viale Pratolini, con 5 persone che attendono pazientemente, alcuni da 2 ore, il proprio turno. «Guardi che capelli arruffati, non vedevo l’ora che aprissero i parrucchieri, son disposto ad attendere una giornata intera», commenta un signore. La maggior parte dei parrucchieri e degli estetisti, però, prende appuntamento soltanto su prenotazione, così da evitare assembramenti. «Ho l’agenda piena per due settimane, ripassi più avanti», commenta Giovanni Macaluso alle Due Strade.
Tutti hanno voglia di andare dal barbiere. Al parrucchiere Princess la prima cliente è una signora di 70 anni che dice: «Ho bisogno di taglio e piega». E tutte hanno voglia di andare dall’estetista. «Quasi tutti chiedono ceretta e unghie», raccontano molte di loro. Al centro commerciale
San Donato a Novoli, file di dieci minuti a Media World, mentre al bar ci sono plexiglas portatili per stare a distanza dagli amici.
Secondo i dati forniti da Confcommercio, nella periferia di Firenze hanno riaperto il 70% dei negozi. In Toscana ha riaperto al pubblico oltre il 90% dei negozi chiusi per effetto del decreto governativo dello scorso 11 marzo. Confcommercio rileva invece una ripartenza più lenta per i pubblici esercizi: il 40% di bar e ristoranti è tornato subito ad accogliere i propri clienti (sono invece è il 70% a livello nazionale a causa dell’effetto turismo a Firenze), un altro 20% lo farà entro il weekend per arrivare al 75% entro la fine di maggio. Circa il 25%, invece, non riaprirà per il momento, in attesa di individuare nuove e strategie aziendali. «I bar e i ristoranti di piccole dimensioni, soprattutto quelli già attivi in queste settimane per la consegna a domicilio e la vendita da asporto — spiegano da Confcommercio Toscana — sono riusciti ad aprire stamani o lo faranno comunque entro il prossimo fine settimana. Per i locali più strutturati, invece, quelli con grandi superfici e decine di dipendenti, ripartire non è semplice».
Al caffè Lietta in piazza della Libertà, i pasticceri hanno acceso i forni, ma l’apertura sarà domani. «Le indicazioni sono arrivate tardi, avevamo bisogno di un paio di giorni per fare le cose per bene». Secondo l’analisi di Confcommercio Toscana, in questa prima settimana dopo la fase del lockdown nel settore dei pubblici esercizi dovrebbe rientrare al lavoro, in media, un dipendente su due, ovvero circa 26.500 persone sulle 53.500 totali impiegate nel comparto.
Secondo Confartigianato Firenze «gli incassi realizzati in questa prima giornata sono stati, in media, più bassi del 60% rispetto a quelli ante Covid 19», anche se è stato «positivo l’esordio di parrucchieri ed estetiste, per queste ultime, in particolare, sono fioccate le richieste di appuntamenti».
Partenza lanciata Molti appuntamenti presi durante il lockdown, anche le estetiste al completo