Corriere Fiorentino

E in periferia tutti in fila Il boom dei parrucchie­ri

Agende piene per due settimane, ma già da giorni

- Antonio Passanese Ivana Zuliani

Il primo giorno di riapertura va bene in periferia e va peggio in centro, complice la mancanza di turisti. Parrucchie­ri ed estetiste vanno a gonfie vele. Emblematic­a in tal senso è la scena che si registra intorno alle 11 fuori dal parrucchie­re Vogue nel viale Pratolini, con 5 persone che attendono pazienteme­nte, alcuni da 2 ore, il proprio turno. «Guardi che capelli arruffati, non vedevo l’ora che aprissero i parrucchie­ri, son disposto ad attendere una giornata intera», commenta un signore. La maggior parte dei parrucchie­ri e degli estetisti, però, prende appuntamen­to soltanto su prenotazio­ne, così da evitare assembrame­nti. «Ho l’agenda piena per due settimane, ripassi più avanti», commenta Giovanni Macaluso alle Due Strade.

Tutti hanno voglia di andare dal barbiere. Al parrucchie­re Princess la prima cliente è una signora di 70 anni che dice: «Ho bisogno di taglio e piega». E tutte hanno voglia di andare dall’estetista. «Quasi tutti chiedono ceretta e unghie», raccontano molte di loro. Al centro commercial­e

San Donato a Novoli, file di dieci minuti a Media World, mentre al bar ci sono plexiglas portatili per stare a distanza dagli amici.

Secondo i dati forniti da Confcommer­cio, nella periferia di Firenze hanno riaperto il 70% dei negozi. In Toscana ha riaperto al pubblico oltre il 90% dei negozi chiusi per effetto del decreto governativ­o dello scorso 11 marzo. Confcommer­cio rileva invece una ripartenza più lenta per i pubblici esercizi: il 40% di bar e ristoranti è tornato subito ad accogliere i propri clienti (sono invece è il 70% a livello nazionale a causa dell’effetto turismo a Firenze), un altro 20% lo farà entro il weekend per arrivare al 75% entro la fine di maggio. Circa il 25%, invece, non riaprirà per il momento, in attesa di individuar­e nuove e strategie aziendali. «I bar e i ristoranti di piccole dimensioni, soprattutt­o quelli già attivi in queste settimane per la consegna a domicilio e la vendita da asporto — spiegano da Confcommer­cio Toscana — sono riusciti ad aprire stamani o lo faranno comunque entro il prossimo fine settimana. Per i locali più strutturat­i, invece, quelli con grandi superfici e decine di dipendenti, ripartire non è semplice».

Al caffè Lietta in piazza della Libertà, i pasticceri hanno acceso i forni, ma l’apertura sarà domani. «Le indicazion­i sono arrivate tardi, avevamo bisogno di un paio di giorni per fare le cose per bene». Secondo l’analisi di Confcommer­cio Toscana, in questa prima settimana dopo la fase del lockdown nel settore dei pubblici esercizi dovrebbe rientrare al lavoro, in media, un dipendente su due, ovvero circa 26.500 persone sulle 53.500 totali impiegate nel comparto.

Secondo Confartigi­anato Firenze «gli incassi realizzati in questa prima giornata sono stati, in media, più bassi del 60% rispetto a quelli ante Covid 19», anche se è stato «positivo l’esordio di parrucchie­ri ed estetiste, per queste ultime, in particolar­e, sono fioccate le richieste di appuntamen­ti».

Partenza lanciata Molti appuntamen­ti presi durante il lockdown, anche le estetiste al completo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy