Corriere Fiorentino

La sala d’aspetto del parrucchie­re? Ora è in strada

- Aldo Tani

Una sedia all’aperto per ricomincia­re. Siena saluta così la prima giornata di riaperture, tra attese (poche) e speranze (tante). La nuova normalità è una sala d’aspetto improvvisa­ta, che un parrucchie­re del centro storico ha allestito fuori dal suo locale per consentire ai clienti di attendere in sicurezza, offrendo al tempo stesso un po’ di comfort. Un anziano signore ne ha subito approfitta­to

(nella foto) e, stando alle parole del barbiere, non dovrebbe essere stato l’unico, perché l’agenda di prenotazio­ni è piena per almeno due settimane. Più fluida la situazione davanti ai negozi di abbigliame­nto. In fila è difficile vedere più di due persone. Forse sfiduciate dal lungo rituale di preparazio­ne per l’accesso: mascherina, gel e guanti, che danno protezione ma fanno perdere il contatto con i capi di abbigliame­nto. La folla che domenica, non senza polemiche, ha preso di mira piazza del Campo e la Fortezza non si vede neppure davanti a bar e ristoranti. Il tanto atteso ritorno alla consumazio­ne interna per il momento rimane più un speranza per i gestori che un desiderio dei clienti. Si continua sulla via del pranzo d’asporto e i pochi che si avventuran­o all’interno sono spesso da soli. E il separé in plexiglass è più un’eccezione che la regola. All’ombra della Torre del Mangia la situazione non cambia. Anzi, procedendo dall’angolo del Casato e dirigendos­i verso la Costarella, l’impression­e è di aver fatto un salto nel recente passato. Le saracinesc­he dei locali, quasi tutti ristoranti, sono abbassate e attorno non si intravede nemmeno il personale intento nei preparativ­i per la ripartenza. Qualche metro più avanti lo scenario si fa via via meno cupo e sui tavoli fanno di nuovo capolino gli aperitivi. La quotidiana normalità d’altronde ricomincia da qui: da una sedia e da qualcuno pronto ad occuparla per uno spritz e due chiacchier­e.

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