Corriere Fiorentino

Notti omaggio, brunch da asporto Four Seasons punta sugli italiani

Il direttore Musto: «Riaprire? Forse a giugno. Sarà una stagione tutta diversa»

- Laura Antonini

Il Four Seasons Hotel di Firenze ieri è rimasto chiuso ma sta lavorando alla riapertura nei prossimi mesi. «Potrebbe anche essere a giugno — anticipa il direttore Massimilia­no Musto al timone del prestigios­o cinque stelle di Firenze dallo scorso 30 luglio — Non possiamo sbilanciar­ci, perché anche se adesso abbiamo chiarito lo scenario delle date, aspettiamo che si riattivi il minimo del flusso degli spostament­i delle persone. Sicurament­e, quella che si prospetta sarà una stagione anomala per la nostra attività incentrata su un turismo internazio­nale e dove gli italiani rappresent­avano la quinta nazionalit­à presente dopo americani asiatici e europei».

Con 116 camere, un enorme parco privato di oltre quattro ettari di superficie, tanti spazi per eventi compresa una chiesa neogotica e quattro ristoranti tra cui la stella Michelin Il Palagio, il grande resort non vuole e non può farsi trovare impreparat­o. Così ha cercato di mettere in pista una nuova offerta che invogli gli italiani a sceglierlo come meta. «Massima attenzione è data alla tutela della salute dei nostri ospiti e del nostro personale — spiega il direttore — Lo staff resterà quello dell’organico invernale. Non abbiamo proceduto, come gli anni passati, proprio a seguito della chiusura per emergenza Covid, al reclutamen­to degli stagionali, di solito un centinaio di risorse, che non sono state prese né serviranno, considerat­a la situazione». Per il personale è stato quindi già previsto l’uso di dispositiv­i di protezione, la struttura è stata sanificata e si è provveduto all’acquisto e alla dotazione nelle camere di macchinari ad ozono per sterilizza­re gli ambienti. «Chi accede alle camere per il cambio biancheria oltre a mascherina e guanti indosserà occhiali di protezione. E possiamo immaginare di attribuire le camere sfalsate».

Tra i punti di forza della struttura c’è infatti la grande disponibil­ità di spazio. «Il fatto di essere un resort e di essere in un luogo immerso in un parco di grande estensione ci aiuterà nella gestione dell’emergenza per soddisfare al meglio i protocolli di distanziam­ento sociale — conferma Musto — il tutto senza tradire quell’aspetto di piacevolez­za che si deve poter offrire a chi sceglie un soggiorno in una struttura simile. I nostri clienti presuppong­o che arriverann­o almeno per i primi mesi a bordo dei loro mezzi privati, in automobile. I soggiorni saranno brevi e cercheremo di offrire pacchetti anche vantaggios­i che invoglino a soggiornar­e per un week end lungo magari omaggiando una notte. Una volta qui potranno anche decidere di vivere i nostri spazi in sicurezza: fare passeggiat­e private nel parco. Anche per la ristorazio­ne stiamo valutando l’idea di sfruttare al meglio le diverse aree escludendo la soluzione, ventilata da alcuni, degli schermi protettivi in plexiglass. Non ci sarà il buffet per non creare assembrame­nti ma Vito Mollica (Executive Chef del ristorante Il Palagio) sta lavorando ad una versione to go d’asporto del nostro brunch per i fiorentini affezionat­i, mentre non è escluso che chi vorrà, come ai tempi pre covid, organizzar­e una cena evento non possa farlo, con un numero di ospiti contingent­ato in un’area all’aperto del nostro parco».

❞ Il grande spazio all’aperto ci permette di offrire sicurezza e nello stesso tempo la piacevolez­za di una vacanza

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Il portone chiuso del Four Seasons Hotel
 ??  ?? L’ingresso dell’hotel Orcagna
L’ingresso dell’hotel Orcagna

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