Corriere Fiorentino

Pochi in auto o in tramvia. E i garage restano vuoti

Qualche incidente e il 10% di traffico in più. Partenza lenta per l’iniziativa delle autorimess­e

- Marzio Fatucchi

Per fare un bilancio si è aspettato il tardo pomeriggio. Un test probante visto che a Firenze con la pioggia il traffico impazzisce con facilità. E invece, nonostante il primo vero giorno dopo il l lockdown, sulle strade cittadine il traffico «tutto è stato regolare», fanno notare i vigili dalla centrale radio. Certo, si è registrato qualche incidente in motorino in più ma il flusso di auto in città è aumentato del 10%.

Discorso simile anche sulle grandi direttrici nonostante un incidente nel pomeriggio sia stato chiuso per una mezzora il tratto dell’A1 fra Incisa e Firenze Sud. Scorrevole invece il traffico sulle vie di grande comunicazi­one come la F-PiLi. La maggior concentraz­ione di auto, come sempre, è stata registrata nella zona produttiva della Piana. In città l’unica vera novità è stato il ritorno di qualche parcheggio irregolare, nelle zone di mercati, mentre i taxi sono sempre fermi alla stazione.

Nessuna folla neanche nei mezzi pubblici. Dai treni ai bus alle tramvie, tutti i passeggeri sono rimasti ampiamente sotto la capienza seppur ridotta dalle misure di sicurezza. «Qualche presenza in più, dai treni ai bus, ma nessun problema» dicono ad Ataf. Pure

Gest conferma: «Lievissimo incremento». Mancano invece bus extraurban­i dal Mugello, fa sapere la Città metropolit­ana.

Neanche in centro, se non per il carico-scarico dei negozi che hanno ripreso a funzionare, si sono registrati casi particolar­i sul fronte traffico. Ma i fiorentini hanno sfruttato la possibilit­à di entrare in ztl con i parcheggi gratuiti arrivati dall’accordo tra Palazzo Vecchio ed alcuni garagisti? Si direbbe proprio di no. O almeno, il primo giorno il messaggio non è passato. «Guardi — spiegano al garage di Sant’Orsola — dei 55 posti messi a disposizio­ne, ne sono stati impiegati 13» racconta il titolare Simone Pincolini. «E solo uno che ha detto che andava in centro a fare compere». E gli altri? «Negozianti per il carico scarico. E persino residenti... L’obiettivo non è stato centrato». Peggio al garage di Porta Romana: «Un solo posto occupato». «Qualcuno si è approfitta­to, il progetto nasce per riportare gente in centro, sono arrivati i residenti: noi avevamo fatto un’operazione nata dal cuore» conferma Andrea Baldassari del garage Ponte Vecchio.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy