Corriere Fiorentino

Quattro ombrelloni e una speranza: «Il prossimo ponte»

- Alfredo Faetti

In Maremma sono pochi i balneari che hanno tentato un passo in avanti, vista l’incertezza che ancora si respira sulle spiagge. «Il motivo sono le disposizio­ni — spiega Enrico Francesche­lli, presidente provincial­e del Sindacato Italiano Balneari — Quelle del decreto del governo sono stringenti e aspettiamo ancora i protocolli dalla Regione». Francesche­lli sta lavorando per sistemare il suo stabilimen­to, che si trova all’estremità nord di Castiglion­e della Pescaia. Nella cittadina balneare, di cui i bagni sono il cuore pulsante, solo in tre hanno deciso di aprire. «È un peccato visto questo bel mare», dice il presidente provincial­e. A Marina di Grosseto nel primo sabato dopo le riaperture già a metà mattina troviamo teli, costumi e gente in acqua: l’immagine inizia a prendere i contorni della tradiziona­le cartolina estiva, ma c’è ancora qualcosa che non quadra. Gli ombrelloni: non ci sono. Gli stabilimen­ti balneari sono i grandi assenti di questo primo sabato, anche se nella distesa di sabbia che guarda verso Fiumara, ad un tratto fanno capolino 4 macchie bianche e gialle non distanti dalla battigia. Sono gli ombrelloni del bagno Il Faro. «Abbiamo piantato gli ombrelloni seguendo le disposizio­ni — spiega il titolare Andrea Biagianti — Ci siamo attrezzati nei giorni scorsi». Soltanto due sono occupati a metà mattina: sotto uno c’è una coppia, sotto l’altro una madre con due figli amici accompagna­ta da un’amica. Un segnale minimo di speranza. Il resto degli stabilimen­ti balneari appare come un cantiere aperto: ci sono i paletti degli ombrelloni piantati nella sabbia nel rispetto del distanziam­ento sociale previsto dal decreto del governo. Ma ancora nessuno se l’è sentita di aprire i battenti: tutti attendono misure più chiare, nella speranza che arrivino entro sabato prossimo: la vigilia del ponte del 2 giugno.

❞ Il sindacalis­ta Le regole che ci ha dato il governo sono davvero molto stringenti, aspettiamo notizie più certe dalla Regione

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