«La situazione non è gestibile» A Prato i locali chiudono prima
I gestori: non vogliamo rischiare. E ora i residenti temono l’effetto-tavolini
«Vi chiediamo scusa, ma oggi abbiamo chiuso alle 22,30: la situazione non è gestibile e abbiamo preferito, nel rispetto di tutti, non oltrepassare il limite». Parola di Riccardo Biagini e Samuele Tosetti, i gestori del pub «4 Rooms» di via dei Lanaioli, il cuore della movida pratese che sfocia in via Settesoldi. E con loro il «Gradisca 1973» e molti altri locali che venerdì sera hanno abbassato il bandone prima del tempo per l’impossibilità di contenere l’enorme massa di persone che era in zona per l’aperitivo.
I locali si sentono le prime vittime del mancato rispetto delle norme di sicurezza anti contagio da parte di chi esce per l’aperitivo o la sera: «Noi facciamo di tutto per rispettare le regole e accompagnare le persone a comportamenti più consoni — racconta Piero
Drago, uno dei proprietari dell’enoteca gastronomica Caveau — ma se oltre a perdere la maggior parte dei nostri incassi manca anche chi deve controllare che le cose vadano per il verso giusto diventa tutto impossibile: qui si rischia di ritrovarsi a chiudere di nuovo per tre mesi, sarebbe una condanna a morte per molte aziende come la nostra». A poco sono valsi gli interventi di una pattuglia della polizia municipale che per tre volte, dalle 19 alle 22,20 di venerdì, ha sfilato lungo il centro storico con i megafoni che diffondevano la voce del sindaco Matteo Biffoni: «Indossate le mascherine e rimanete a distanza, faccio appello alla responsabilità di tutti».
E alla presenza di gruppi di persone, soprattutto giovanissimi, che sono rimaste sispiega no a notte inoltrata a chiacchierare in gruppi senza fare uso delle protezioni, si sono sommati le interpretazioni «elastiche» delle norme da parte di alcuni locali.
Ma non c’è stata a una sola multa. «Abbiamo preferito seguire la via del monitoraggio e della persuasione — l’assessore alla Polizia municipale del Comune di Prato, Flora Leoni — ma non esiteremo a prendere provvedimenti se le cose continueranno così». Alle 15 di ieri un gruppo di residenti del centro è sceso in strada a confrontarsi sul problema: la preoccupazione diffusa è che la «rivoluzione del centro pedonalizzato che parte il 10 giugno in città possa far degenerare una situazione di per sé già critica». Ma il sindaco rassicura. «Il nemico da combattere — spiega Biffoni — è l’assembramento. Se diamo l’opportunità ai locali e alle persone di vivere la serata in maniera diffusa la sfida si può vincere, anche sul rumore. Controlleranno le forze dell’ordine, ma chiediamo aiuto ad esercenti e cittadini, che non hanno più alibi per non rispettare le regole». E riguardo alle prossime ore il sindaco è chiaro: «Alcune situazioni sono andate oltre il limite, ma per altri versi siamo andati meglio delle aspettative. Non vogliamo arrivarci, lo ammetto, ma se la situazione dovesse continuare così, partiranno dure sanzioni».
L’assessore Leoni «Abbiamo preferito seguire la via della persuasione rispetto a quella delle multe»
Il sindaco Biffoni «Il nemico da battere è l’assembramento, con i tavolini questa sfida si può vincere»