Corriere Fiorentino

L’inseguimen­to, l’incidente, i coltelli Paura e feriti in pieno giorno alle Cure

Due bande di peruviani prima si sfidano in piazza della Libertà, poi si scontrano in via Faentina

- Simone Innocenti (ha collaborat­o Lorenzo Sarra)

Come in un film. Finito, per pura fortuna, senza una tragedia. Ma ciò che però è successo ieri pomeriggio dai viali fino al quartiere delle Cure ricorda — per certi versi — quello che nel 2018 nella zona dell’Isolotto, quando a causa di un inseguimen­to tra rom, perse la vita il giovane Duccio Dini.

Sono da poco passate le 16 di sabato quando — secondo una prima e parziale ricostruzi­one della polizia — due macchine si incrociano in piazza della Libertà. A bordo dei mezzi ci sono alcuni peruviani. Chi siano ancora non è chiaro ma è certo che «fanno parte di due fazioni opposte», spiega un inquirente.

L’incontro sarebbe avvenuto casualment­e. Da una parte un peruviano, dall’altra un connaziona­le. Tra di loro non corre buon sangue. Volano le prime parole. Poi — pare — entrambi chiamano i rinforzi. Quando la situazione cominciata a degenerare, alcuni di loro scappano a bordo di un’auto. Ed è ora che parte l’inseguimen­to, prima in viale Don Minzoni, poi alle Cure, quindi in via Faentina dove le due auto si scontrano. Finita qui? Macché i due gruppi scendono dalle macchine e iniziano a fronteggia­rsi con coltelli e spranghe. Alcuni di loro rimangono feriti, tanto che almeno tre peruviani sono stati portati al pronto soccorso dell’ospedale di Santa Maria Nuova con ferite da taglio e con ecchimosi provocate dai bastoni.Nel frattempo arrivano le prime richieste di aiuto alla centrale operativa della polizia. Pochi minuti dopo sul posto ecco gli agenti delle volanti, che iniziano a fare i primi accertamen­ti.

Ma la storia è ancora da ricostruir­e e nelle prossime ore gli investigat­ori della squadra mobile saranno chiamati a prendere in mano le indagini. Anche perché il primo passo fondamenta­le sarà quello di capire esattament­e cosa sia avvenuto in piazza delle Libertà attraverso l’analisi delle telecamere di Palazzo Vecchio.

Gli «occhi elettronic­i» infatti potrebbero aver addirittur­a registrato le fasi dell’inseguimen­to e soprattutt­o potrebbero certificar­e con esattezza l’esatto numero dei partecipan­ti alla rissa.

Dati, questi, che saranno incrociati con quanto accaduto poco dopo il fatto. Ieri sera, infatti, un peruviano è andato a fare denuncia negli uffici della Polfer, che si trovano alla stazione di Santa Maria Novella, raccontand­o la parte iniziale della storia. Il sospetto dei poliziotti, però, è che in questa vicenda siano coinvolti una decina di peruviani.

Non è chiaro al momento il movente di quanto accaduto e non si sa se — alla base di tutto — ci sia un problema legato all’alcol. Di fatto negli scorsi mesi alcuni peruviani si erano resi protagonis­ti di alcuni episodi di violenza in giro per la città. In quei casi sembra che all’origine di tutto ci fosse un problema legato a una questione economica. Una parte lamentava di non dovere dei soldi a una persona che li aveva prestati.

Resta dunque da capire se anche questo episodio vada inserito — oppure no — all’interno di quanto accaduto ieri pomeriggio proprio lungo i viali della città. Una cosa tuttavia appare certa: l’inseguimen­to di ieri ricorda da vicino quello nel quale, mesi fa, perse la vita Duccio Dini. Un corsa scriteriat­a che per fortuna stavolta è finito senza vittime innocenti.

L’allarme dei cittadini Decine di chiamate alla polizia che ora sta cercando di ricostruir­e la vicenda con i video

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