Cento idee per attirare i turisti
Ecco i «pacchetti Firenze». Poi il sindaco partecipa al confronto con Conte, che apre a più risorse per le città d’arte
Arte, cucina, sport e tanto verde: così Palazzo Vecchio vuole salvare un po’ del 2020
Palazzo Vecchio a caccia di 100 idee innovative per portare i turisti a Firenze. È il primo degli interventi del Piano per il turismo dell’assessore Cecilia Del Re, che verrà declinato nelle prossime settimane. E il sindaco Dario Nardella riceve dal governo un’apertura sui fondi per il bilancio.
Cinque interventi per il turismo fiorentino, in attesa che da Roma partano le risorse per salvare i Comuni turistici come il nostro. L’assessore all’Urbanistica e al Turismo Cecilia Del Re ha annunciato il primo dei cinque interventi, poco prima che il sindaco Dario Nardella incontrasse, assieme ai colleghi delle altre Città metropolitane, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Un incontro partito con Conte che ha citato l’intervista del sindaco di Fireze al Corriere della Sera: «Leggo che Nardella è arrabbiato», ha detto Conte. L’incontro si è poi concluso con un’apertura del governo alle richieste dei Comuni — a partire da 3 miliardi aggiuntivi di fondi, con particolare riguardo ai Comuni che basavano i propri bilanci sulle entrate da turismo — mentre dall’altra parte Del Re prova ad aggredire la crisi del settore con una serie di interventi ad hoc sotto lo slogan: «Firenze 2020: vai sul sicuro, scegli la bellezza».
Il primo è un bando per gli operatori: un invito a presentare pacchetti «atipici», che vadano a intercettare turisti in modo innovativo, insolito. E questi 100 pacchetti saranno promossi dal Comune tramite destinationflorence.com e Destination Florence Convention Bureau, il «braccio armato» a cui Palazzo Vecchio aveva affidato la promozione della città per diversificare e delocalizzare. Ora l’obiettivo è riportare i turisti in una città d’arte che, come dimostrano le ricerche, non sarà tra le mete preferite di quest’anno. Chi vuole proporre questi pacchetti ha tempo fino al 10 giugno: le aree saranno quelle dell’attività fisica (Active tourism) tra natura, sport e outdoor-bike. Poi, lo Slow tourism alla scoperta del territorio, enogastronomia, relax e benessere. Ancora: luxury e shopping; turismo religioso tra cammini e santuari ed arte e cultura, tra short break e viaggi d’arte.
«È il momento buono anche per gli operatori privati di rivedere le offerte, non solo alla luce delle nuove prescrizioni per viaggiare in sicurezza, ma anche per diversificare le proposte su un mercato che si era fin troppo omologato non aiutandoci così nel governo dei flussi, e raccontando solo parzialmente il nostro territorio» dice Del Re. Il piano per il turismo prevede l’arrivo della app nata per «saltare la folla» che ora invece verrà usata per evitare gli assembramenti e proporre percorsi alternativi. Poi interventi a sostegno delle guide turistiche, operazioni (con sconti) per «fidelizzare» i turisti. E altri progetti in corso di ideazione.
Resta il tema centrale delle risorse per sostenere le case comunali, sia quelle per il turismo che quelle che arrivavano dal turismo e ora non ci sono più. Dall’incontro di ieri con Conte, Nardella e colleghi hanno strappato l’impegno ad aprire sui fondi (se arrivassero 3 miliardi aggiuntivi, per il Comune potrebbero arrivare almeno 50 milioni in più), flessibilità sui vincoli dei bilanci, sospensione dei piani di rientro e ruolo «commissariale» per le grandi opere. Ora parte un confronto, fitto, con il ministero delle Finanze per verificare la fattibilità (e le cifre) di queste aperture. Lì si capirà se arrabbiarsi è servito.
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