E i fiorentini tornano al museo (con i guanti e le mascherine)
Le riaperture di Accademia, Cappelle Medicee, Palazzo Vecchio. Oggi tocca agli Uffizi
È stato il giorno della festa dei fiorentini oltre che della Repubblica. A loro è stata dedicata la riapertura di alcuni dei più importanti musei della città per consentirgli di riappropriarsi di un patrimonio culturale tra i più amati al mondo dopo i tre mesi di lockdown. È tornata a essere visibile la casa del David, e anche la Loggia dei Lanzi. Hanno riaperto Le Cappelle Medicee e Palazzo Davanzati. Per un giorno il Museo Bardini Palazzo Vecchio e il Museo Novecento hanno riaccolto la città seppure con numeri contingentati, poi riapriranno dal 6. È stata una festa, con guanti e mascherine, ma una festa. Oggi sarà la volta degli Uffizi. per tutti vale la regola del distanziamento, l’obbligo delle mascherine e dei guanti, la preventiva sanificazione con gel offerto dai musei.
In Accademia
Per rivedere il David, — «l’eroe resiliente che sconfisse il gigante Golia così come oggi noi dobbiamo sconfiggere il Coronavirus» per dirla con le parole del sindaco Dario Nardella — il primo giorno si sono prenotati in 5.000 e sono entrati in 300. Il primo, un uomo che da anni desiderava entrare ma lo scoraggiava la folla, poi molti altri fiorentini e qualcuno venuto da fuori. C’è anche una signora, di Prato che a un certo punto occhieggia dentro a una delle sale dei fondi oro. Apertura in sicurezza con guanti e mascherine «per il momento senza pensare agli incassi» — ha detto la direttrice Cecilie Hollberg che in quest’ottica ha calato il prezzo del biglietto da 12 a 8 euro — e che ha aggiunto: «affido al David il marketing di questo museo, ricordando che il patrimonio da vedere qui è ricchissimo, dalla gipsoteca ai fondi oro sino alle grandi pale d’altare». Il museo sarà aperto dal martedì al venerdì dalle 9 alle 14, sabato e domenica dalle 9 alle 18. Lunedì sarà chiuso.
La Loggia dei Lanzi, aspettando gli Uffizi
Da ieri è di nuovo accessibile la Loggia dei Lanzi, rimasta chiusa come il resto del museo durante tutta la fase uno e due dell’epidemia, ma l’ingresso sarà consentito solo a 10 persone per volta, mentre si scaldano i motori per la riapertura di oggi dell’altro museo simbolo di Firenze, gli Uffizi. Qui troveremo gel igienizzante per le mani ovunque, termoscanner all’ingresso, accesso solo dalle scale e non dagli ascensori, apertura solo pomeridiana per permettere pulizie e sanificazioni mattutine, e una trovata che a qualcuno potrà ricordare il vecchio gioco «Twister»: una serie di «pallini» posti davanti alle opere a distanza di un metro e ottanta gli uni dagli altri (fino a 10 per le opere principali) per rendere immediatamente intuibile a ogni visitatore quanti e dove possono sostare contemporaneamente davanti a un dipinto. «Per ora sarà un’apertura in una versione «slow», sapendo che avremo pochi visitatori: e anche se abbiamo dimezzato la capienza massima da 900 a 450 persone contemporaneamente — spiega il direttore Eike Schmidt — comprendiamo che per i primi tempi sarà un’accortezza non necessaria». Perché il museo vuole «farsi trovare pronto», ribadisce il direttore, per quando il turismo tornerà, tra un anno, forse due, ai livelli che conosciamo. L’apertura pomeridiana riguarda solo i giorni feriali. Sabato e domenica si entra anche di mattina.
Cappelle Medicee e Palazzo Davanzati
Ieri è stato anche il giorno della riapertura di due dei cinque musei del Complesso del Bargello: porte aperte alle Cappelle Medicee che dopo anni di lavori ci restituiscono la Cappella dei Principi senza ponteggi con affreschi e marmi completamente restaurati e a Palazzo Davanzati, sede dela Museo della Casa fiorentina dove è stata procrastinata fino al 28 giugno la mostra dedicata alla Bellezza e ai nobili ornamenti nella moda e nell’arredo del Seicento. Per entrambi i musei è opportuno consultare il sito per conoscere gli orari di accesso, limitati per consentire la sanificazione degli spazi.
Musei Civici
Prova generale ieri per Palazzo Vecchio, Museo Bardini e Museo Novecento prima della riapertura che per tutto giugno, da sabato 6 con orario 15.00-20.00 (ultimo ingresso ore 19.00), vedrà accogliere i visitatori solo sabato, domenica e lunedì. «È commovente vedere tantissimi fiorentini che stanno accorrendo per vedere i nostri musei — ha detto il sindaco Dario Nardella — i cittadini hanno capito il messaggio e il momento». «Siamo davvero felici di avere questo consenso di visitatori» ha aggiunto l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi. Molte presenze anche al Museo del Novecento che per l’occasione ha esposto il Concetto spaziale. Attesa di Lucio Fontana, un’opera donata dall’artista a Firenze dopo l‘alluvione del 1966 per ricordare come la città di seppe reagire dopo la catastrofe anche grazie all’arte. «Adesso che Firenze riparte — ha detto il direttore Sergio Risaliti — esponiamo eccezionalmente questa opera su una parete dipinta con i colori della bandiera italiana per celebrare la festa della Repubblica. A giugno organizzeremo anche eventi serali in sicurezza per 100 persone: concerti di pianoforte di musica del Novecento, ma anche reading di Pratolini.
❞ Nardella Il David è l’eroe simbolo di resilienza, come lui sconfisse Golia oggi a noi tocca sconfiggere il Coronavirus. È bello vedere tanti fiorentini
❞ Schmidt Per ora sarà un’apertura in versione slow: abbiamo dimezzato la capienza massima da 900 a 450 persone contemporaneamente