Con Lanzetta a Santo Stefano al Ponte e nel cortile di Palazzo Medici. «I fiati solo in rare occasioni»
Ore 21 La puntata odierna di Monitor è intitolata «Fine confine» e dedicata a dubbi e opportunità dell’inizio della fase3.
● Rtv 38
Ore 21
Ne «Il Salotto dello Sport» Mario Tenerani e Luca Calamai raccontano la preparazione della Fiorentina per la ripresa del campionato.
Tra le prime orchestre a tornare fisicamente in pista in questa estate povera di musica per colpa del covid, c’è l’Orchestra da Camera Fiorentina di Giuseppe Lanzetta che è riuscita ad allestire dieci concerti tra giugno e luglio per la sua quarantesima edizione della rassegna estiva, in due spazi: la chiesa di Santo Stefano al Ponte e il cortile di Michelozzo di Palazzo Medici Riccardi. La prima con capienza ridotta da 210 a 46 posti e il secondo da 180 a 60. «Dovevamo ripartire per forza perché non possiamo mettere gli orchestrali in cassa integrazione, se non suonano non ricevono lo stipendio, e molti hanno famiglia — premette il maestro Lanzetta — I primi due concerti infatti li proviamo a rischio di impresa, senza copertura finanziaria»: si parte il 18 giugno a Santo Stefano, quando verrà inaugurata anche la facciata restaurata della chiesa, con musiche di Ennio Morricone e Nino Rota, per un omaggio a Fellini. «Ho chiesto al sindaco Dario Nardella se vuole venire a fare il solista al violino — prosegue il direttore Lanzetta — Se accetta devolveremo tutto l’incasso all’ospedale di Careggi». Titolo: Musica dal Grande Schermo con le melodie de La vita è bella, C’era una volta in America, Il Postino e altre pagine pensate per il cinema di autori celebri come Nicola Piovani e Luis Bacalov. Lanzetta sarà affiancato dai solisti Raffaele Chieli alla tromba e Fernando Ramsés Peña Díaz al pianoforte.
Poi il 25 giugno sarà la volta della prima incursione di Lanzetta nell’ambito cantautorale con il doppio omaggio a Lucio Dalla e Pino Daniele: anche in questo caso il pianista solista sarà il giovane jazzista Fernando Ramsés Peña Díaz: «Un ragazzo favoloso di 27 anni che è stato mio allievo all’Accademia di Santa Cecilia»,
prosegue ancora Lanzetta. Il 29 e 30 giugno l’Orchestra si sposta nel Cortile di Michelozzo di Palazzo Medici Riccardi per una rivisitazione di Mozart e Bach in chiave jazz.
Per le normative anti-covid saranno quasi tutti concerti con solo archi: tutti avranno la mascherina e un leggio a testa per mantenere la distanza. «L’unico esente dalla mascherina è il direttore» ovvero lo stesso Lanzetta e, per la serata mozartiana, il maestro armeno Vahan Mardirossian. «I fiati li usiamo solo in rarissime occasioni, soprattutto per la serata dedicata a Mozart nel Cortile di Michelozzo l’11 luglio e useranno degli schermi in plexiglass per evitare il contagio». Già pronti i termoscanner. E i biglietti si potranno acquistare solo via web su ticketone. La musica inizia alle 21 ma gli spettatori dovranno arrivare entro le 20, un’ora prima, per permettere le complesse procedure di ingresso dettate dalle esigenze di questa pandemia. Nei primi tre giorni di luglio proporranno anche tre concerti in streaming dall’auditorium della Fondazione Cassa di Risparmio di via Folco Portinari, sarà la fase due del festival «Mercoledì Musicali». E a settembre appuntamento speciale bel chiostro grande di Santa Croce con l’orchestra che eseguirà musiche dei Queen. Era l’unico modo — spiega Lanzetta — per riuscire a ricominciare a suonare dal vivo: «Noi viviamo per questo». Hanno dovuto fare dei sacrifici e infatti la quarantesima stagione dell’Orchestra da Camera Fiorentina è stata molto ridimensionata rispetto ai programmi prepandemia, ma il rischio che venisse cancellata era alto. Il programma completo è consultabile sul sito www.orchestrafiorentina.it.
❞ Se il sindaco verrà a suonare alla prima serata del 18 giugno devolveremo tutto l’incasso all’ospedale di Careggi