Corriere Fiorentino

Le polemiche sui divieti

SE LA LIBERTÀ DI CULTO È GARANTITA

- Ugo De Siervo Presidente emerito della Corte Costituzio­nale © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Limitazion­i tramite determinaz­ioni assunte con grande rapidità e qualche volta anche con discutibil­i improvvisa­zioni. Per di più in Italia purtroppo non disponevam­o di una legislazio­ne adeguata alle grandi emergenze sanitarie di questo tipo, e quindi le nostre istituzion­i hanno dovuto in via preliminar­e dotarsi di nuove procedure decisional­i. Tutto ciò ha naturalmen­te contribuit­o al sorgere di molte polemiche e ad accesi dibattiti.

Occorrereb­be però evitare di eccedere per spirito di polemica politica, rispettand­o le difficoltà indubbie che Governo e Parlamento hanno incontrato nella configuraz­ione di un insieme di interventi eccezional­i, che inoltre, almeno finora, sembrano aver ottenuto buoni risultati dal punto di vista sanitario. Dico questo perché mi sembra davvero forzata, se non infondata, la polemica di recente ripresa da Antonio Baldassarr­e contro il Presidente del Consiglio, che avrebbe ridotto radicalmen­te molte libertà individual­i e collettive — fra cui quelle importanti­ssime relative al culto religioso — tramite i suoi decreti (i «famigerati» Dpcm), senza averne la legittimaz­ione. Ma ciò non è vero, dal momento che il Presidente del Consiglio era stato a ciò autorizzat­o da precedenti decreti legge adottati dal Governo e regolarmen­te ratificati dal Parlamento: addirittur­a il primo decreto legge del febbraio scorso prevedeva espressame­nte che potesse essere sospesa «ogni forma di riunione in luogo pubblico e privato anche … di carattere religioso». E questo decreto legge è stato approvato dal Parlamento rapidament­e, con votazioni quasi unanimi. Il secondo (del 25 marzo) era ancora più puntuale nel prevedere che potessero essere sospese le «cerimonie civili e religiose».

Fortunatam­ente ora se ne è usciti tramite appositi accordi fra il Governo e le diverse confession­i religiose, adesso previsti nel terzo decreto legge in materia. Forse le prime previsioni dei decreti legge sono state dominate dall’allarmismo, ma certo la situazione era molto grave. Resta fondamenta­le che scelte difficili, per ridurre situazioni emergenzia­li, devono essere valutate con equilibrio e completa documentaz­ione, evitando letture strumental­i.

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